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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Bufera su McDonald’s: "Usa bambini influencer per farsi pubblicità occulta sui social"

Un'associazione per i diritti dei consumatori francese accusa la catena di fast food di sfruttare i più piccoli a fini commerciali. L'azienda annuncia una querela

Piccoli influencer utilizzati per fare pubblicità occulta ai suoi hamburger e invogliare così altri bambini a mangiarli. L’associazione francese per i diritti dei consumatori “UFC-Que Choisir” ha denunciato McDonald’s accusandola di sfruttare i più piccoli per fare pubblicità occulta.

Se i sospetti si rivelassero veri, potrebbero avere serie implicazioni per la catena di fast food dato che la pubblicità occulta è considerata una pratica commerciale ingannevole in Francia dal 2010 e dato che le inserzioni sono vietate del tutto nei programmi televisivi destinati ai bambini, anche se i social network si trovano al momento in una sorta di “vuoto giuridico”.

Lo scorso aprile, il fast food aveva dichiarato che non avrebbe "mai collaborato con minori di 17 anni, o con genitori che promuovono esclusivamente i loro figli sul loro canale". Tuttavia, secondo l’associazione, l’azienda farebbe regolarmente appello al sostegno di giovani personaggi popolari nei social “mascherando la natura pubblicitaria di un messaggio, portando così la comunità dell'influencer a credere che si tratti di un consiglio disinteressato",e questa "è una pratica commerciale ingannevole che può essere punita".

Secondo quanto riportato da LeParisien, su YouTube sarebbero numerosissimi i video in cui i piccoli influencer sponsorizzerebbero indirettamente il gigante americano. In uno di questi Swan e Neo, due giovani youtuber molto famosi in Francia, aprono un McDonald's in scala ridotta nella loro casa con un packaging dei prodotti impeccabile. Il video in questione è stato visto oltre 11 milioni di volte e al suo interno non viene mai fatto riferimento ad una collaborazione con l'azienda. Altri video mostrano altri bambini scartare pacchetti a sorpresa con all’interno decine di giocattoli che si trovano negli Happy Meals.

La reazione di McDonald’s non ha tardato ad arrivare, il portavoce dell’aziende ha dichiarato che il gruppo sta valutando la possibilità di sporgere a sua volta denuncia contro l’associazione dei consumatori per diffamazione e che la loro querela sarebbe “abusiva" e "rivolta ai media” e che le accuse inoltre non rifletterebbero “affatto la natura delle (sue) pratiche”. Il colosso americano ha inoltre affermato di aver proposto più volte all’UFC un incontro per rispondere a tutte le domande, senza però ricevere risposta.

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