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Martedì, 23 Aprile 2024
La storia / Francia

La madre che tiene il figlio nascosto al resto del mondo per 14 anni: "Un fantasma"

La scorsa estate una donna e suo figlio vanno in ospedale per un'allergia. Inizia tutto così. I medici hanno davanti a loro un adolescente deperito, pesa solo 25 kg ed è alto un metro e 47. Non riesce a esprimersi in modo comprensibile, e la segnalazione ai servizi sociali è inevitabile conseguenza. Viene fuori che di quel ragazzo, nato all'estero, nessuno sa nulla

Ha rinchiuso il figlio in casa, senza farlo uscire se non raramente dalla propria abitazione, per 14 anni. Ora questa madre rischia il carcere. Succede in Francia, e la notizia, tanto drammatica quanto surreale, trova ampio spazio sui giornali transalpini.  A Rennes, in Bretagna, la scorsa estate una donna di 48 anni e suo figlio di 14 vanno in ospedale per una reazione allergica del ragazzo. Inizia tutto così. I medici hanno davanti a loro un adolescente magrissimo, che pesa solo 25 kg, alto meno di un metro e mezzo, che non riesce in quel momento a esprimersi in modo del tutto chiaro, e la segnalazione ai servizi sociali è inevitabile conseguenza. Viene fuori che di quel ragazzo, nato all'estero, nessuno sa nulla. Un fantasma. 

La madre spiegherà poi di aver provveduto personalmente, lei e solo lei, all'educazione del figlio senza mandarlo a scuola (in Francia è vietato farlo senza darne comunicazione dettagliata). Il bimbo, ora ragazzino, non era mai stato vaccinato e non aveva mai visto un medico in vita sua. Solo quella brutta forma di allergia aveva costretto la 48enne a rivolgersi a un professionista. Ha poi spiegato agli inquirenti che si sono interessati al caso di non aver mai fatto mancare niente al figlio e che è sempre stato nutrito in modo adeguato. 

"Eravamo felici, e adesso siamo infelici entrambi - si dispera ora la donna - abbiamo vissuto per una decina di anni a Parigi. Andavamo nei musei e a teatro, a mio figlio non è mai mancato nulla". Per il legale della donna, il giovanotto "ha un alto potenziale intellettuale, si è istruito da solo, è appassionato di storia, è più maturo della sua età ma ha vissuto quasi simbiosi con la madre". 

Dalla scorsa estate lui è stato trasferito in comunità, ma ha ribadito di essersi sempre trovato benissimo con la madre e che non immagina la sua vita senza lei al fianco. "Qualcuno crede che io vivessi come un vampiro, ma è completamente falso - si legge nella sua testimonianza, riportata da Le Figaro e ripresa da tutta la stampa d'oltralpe -. Non ho mai vissuto da recluso, per esempio ho partecipato a tornei di carte. Vivevo in un ambiente molto ricco, mia madre mi portava dagli antiquari, nelle librerie, facevo cose che mi piacevano. Adesso in istituto subisco le violenze e gli insulti degli altri bambini. Ora resto spesso chiuso nella mia camera a leggere per ore e ore. Voglio mia madre".

Il 14enne nega problemi sul fronte del cibo: "A casa, se avevo fame, potevo prendere quello che volevo, da quando sono qui, è stato l'esatto contrario. Non tutto mi piace e spesso devo comprarmi da mangiare con i soldi che mi dà mia madre quando ci vediamo". Nel processo si dovrà appurare se e quanto di patologico e pericoloso ci fosse (e ancora ci sia) nella relazione madre-figlio. La donna sarà incriminata per aver violato la legge sull'obbligo scolastico, ma anche per aver violato leggi che tutelano la salute e l'incolumità di un minorenne. In teoria rischia fino a sette anni di carcere e una maxi-multa. 

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