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Martedì, 23 Aprile 2024
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Londra vuole evitare la terza ondata e blinda i confini: 5mila sterline di multa a chi va all'estero

Il Regno Unito sembra al momento essere riuscito a evitare l'aumento di contagi e di decessi in atto in Europa e vuole proteggere i risultati ottenuti grazie al piano di vaccinazione

Grazie a una campagna di vaccinazione che sta procedendo a ritmi incredibili, con 27 milioni di dosi somministrate, e a un lockdown che va avanti da fine dicembre, il Regno Unito è riuscito ad abbassare notevolmente il numero dei malati e dei decessi per Covid-19. Ma la terza ondata che sta attraversando l'Europa “arriverà a bagnare anche le nostre coste”, ha avvertito ieri il premier Boris Johnson dicendo ai britannici di non “farsi illusioni” sul fatto che anche l'isola “sentirà gli effetti” di quanto sta succedendo nel continente.

Confini blindati

Per questo la Gran Bretagna ha deciso di blindare le sue frontiere e sta studiando una legge che impedirebbe l'uscita dei residenti dal Paese con la minaccia di multe fino a 5 mila sterline (5.800 euro circa) per chi viaggia all'estero senza un valido motivo. Con l'ultimo bollettino che parla di 5.300 nuovi casi e soltanto 17 decessi Londra non vuole mettere a rischio i risultati raggiunti, al punto tale che starebbe pensando anche di inserire la Francia e eventuali altre nazioni europee in cui si stanno maggiormente diffondendo le temute varianti brasiliana e sudafricana, nella lista rossa dei Paesi per i quali è prevista, per chi ritorna dai viaggi lì, la quarantena di 14 giorni in alberghi controllati. In base alle bozze di legge pubblicate ieri lasciare il Regno Unito senza un "motivo ragionevole" come il lavoro o l'istruzione sarà illegale fino al 30 giugno, anche se i funzionari sottolineano che il divieto di viaggio è stato esteso a giugno per comodità legislativa e per non preclude una revisione dei viaggi all'estero in scadenza tra circa due mesi. Il 17 maggio è il giorno in cui, secondo la roadmap del governo, i britannici potranno tornare a volare.

La roadmap non cambia

Ma l'annuncio della riapertura dei confini in vista dell'estate, fatto il mese scorso, ha scatenato subito una corsa all'acquisto di biglietti per le vacanze, e ora con questa nuova mossa il premier vuole evitare un clima da “liberi tutti”. Una fonte del governo ha detto che il divieto è stato esteso fino a giugno per impedire alle persone di viaggiare nei prossimi due mesi, ma questo non vuol dire necessariamente che la data per la riapertura dei confini sarà posticipata. “La prima data entro la quale consentiremo i viaggi internazionali è il 17 maggio. Questo non è cambiato", ha anche assicurato il Segretario di Stato alla Salute, Matt Hancock, parlando a Sky News. "Stiamo assistendo a questa terza ondata in alcune parti d'Europa e stiamo anche vedendo diffondersi a nuove varianti. È molto importante proteggere i progressi che siamo stati in grado di fare qui nel Regno Unito", ha continuato, spiegando che la scelta di introdurre questa restrizione è la conseguenza “di un approccio cauto perché vogliamo che tutte le aperture che stiamo per fare siano irreversibili”.

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