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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La Germania apre al terzo sesso. E la Lega Nord s’infuria

Fontana: “Decisione bizzarra, da non esportare nel resto d’Europa”. Ma il caso tedesco potrebbe aprire la porta al riconoscimento per legge di coloro che non si sentono né maschio, né femmina

La Corte Costituzionale tedesca ha chiesto ai legislatori di riconoscere per legge l'esistenza del terzo sesso, consentendo così ai singoli individui di registrarsi diversamente da “maschi” o “femmine”. Una decisione contro la quale si è scagliata la Lega Nord a Bruxelles: “Ci auguriamo che questa bizzarra decisione  non rappresenti il nuovo standard di riferimento per i paesi europei”, ha detto il capodelegazione del Carroccio al Parlamento Ue, Lorenzo Fontana. 

La sentenza della Corte tedesca è stata presa nel rispetto dei diritti fondamentali delle persone e va a difendere anche l'identità sessuale di coloro che si identificano nei generi maschile o femminile, hanno sottolineato i giudici. A rivolgersi alla Corte era stata una donna che chiedeva di poter essere identificata nel registro delle nascite come "intersessuale/altro". 

"Più che un modello da imitare – dice Fontana - quello tedesco è un modello da evitare. L'Europa, e l'Italia in particolare, hanno bisogno di investire sulla famiglia, non di inventare nuovi generi. Il futuro non si costruisce con dispute ideologiche sul terzo sesso, ma solo con più nati italiani ed europei".

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