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Sabato, 20 Aprile 2024
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“L'Europa esporta il morbillo nel mondo”. Il nuovo allarme di Bruxelles sui vaccini

La Commissione Ue punta il dito contro il calo della copertura vaccinale in diversi Stati membri, che sarebbe la causa di epidemie “di vasta entità e evitabili” e che potrebbe far rispuntare malattie debellate come la poliomelite. Avviata una consultazione pubblica 

Con la riduzione dei vaccini in diversi Stati membri, l'Ue “sta attualmente affrontando epidemie di morbillo di vasta entità e evitabili ma, cosa ancora più grave l'Europa sta esportando il morbillo in altri parti del mondo". E' quanto denuncia la Commissione europea, che oggi ha lanciato una consultazione pubblica per far fronte, si legge in una nota, al  “crescente scetticismo contro i vaccini”.

Uno scetticismo che “minaccia di annullare i grandi passi avanti che abbiamo fatto nella salute pubblica", dice il commissario Ue, Vytenis Andriukaitis. Nel testo della consultazione pubblica, la Commissione spiega che "le attuali sfide connesse a una copertura ridotta e in diminuzione, alla scarsità degli approvvigionamenti e all'esitazione vaccinale richiedono una risposta urgente". Il documento sottolinea che "non è possibile escludere il rischio di reintroduzione o di importazione nell'Ue del virus della poliomielite, che metterebbe a repentaglio l'attuale status dell'Ue in cui la malattia era stata debellata e comprometterebbe l'Iniziativa mondiale per l'eradicazione della poliomielite". Inoltre, malgrado il fatto che "la vaccinazione contro l'influenza stagionale previene fino a 37 000 decessi all'anno", nella maggioranza dei paesi dell'Ue i tassi di copertura della vaccinazione contro l'influenza "sono notevolmente inferiori rispetto all'obiettivo concordato del 75% per le persone anziane". 

Secondo il testo della consultazione, "la vaccinazione è una delle misure di sanità pubblica più potenti ed efficienti in termini di costi sviluppate nel XX secolo e rappresenta lo strumento principale per la prevenzione primaria delle malattie". Dal documento emerge che la Commissione nel 2018 intende avviare un'azione comune in materia di vaccinazione, cofinanziata dal programma Ue per la salute, che si incentrerà sul rafforzamento dell'interazione tra i sistemi di informazione sull'immunizzazione, una migliore previsione della domanda e dell'offerta e un'accentuata attribuzione di priorità alle attività di ricerca e sviluppo di vaccini, affrontando al contempo la questione dell'esitazione vaccinale. 

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