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Giovedì, 25 Aprile 2024
Alta tensione nei Balcani / Serbia

Kosovo, mille italiani garanti della pace: "A gennaio una conferenza dei Balcani a Trieste"

L'annuncio del ministro degli Esteri Antonio Tajani mentre da otto giorni continua l'escalation di violenze nel nord del Kosovo

Proseguono per l'ottavo giorno consecutivo le proteste dei cittadini serbi nel nord del Kosovo con blocchi stradali e barricate per chiedere il rilascio di alcuni ex agenti serbi della polizia kosovara arrestati e il ritiro delle unità della polizia speciale inviate nel nord dalla dirigenza di Pristina nei giorni scorsi. La protesta è diretta al tempo stesso contro la generale politica del governo del Kosovo, ritenuta ostile e discriminatoria nei confronti dei serbi. Restano difficili le comunicazioni stradali tra i principali centri del nord, le scuole sono chiuse e sono sempre impraticabili i due principali valichi di Jarinje e Brnjak, alla frontiera tra Kosovo e Serbia mentre nella giornata di giovedì era stato arrestato a Mitrovica un altro ex agente serbo della polizia del Kosovo, Sladjan Trajkovic.

Mentre proseguono gli appelli della comunità internazionale, a cominciare da Ue e Usa, a rimuovere i blocchi e normalizzare la situazione, ieri Belgrado ha presentato richiesta ufficiale di schierare 1000 membri delle sue forze di sicurezza nel nord del Kosovo alla forza di pace Nato presente nella regione diventata formalmente autonoma nel 2008 e teatro di forti tensioni tra etnia albanese e serba. Sarà ora un italiano, il generale Ristuccia a capo della missione Kfor a dover acconsentire alla richiesta di Belgrado di schierare soldati e agenti di polizia in base a una clausola della risoluzione 1244 del consiglio di sicurezza dell'Onu del 1999 che - oltre a sancire la presenza internazionale delle Nazioni Unite e della Nato nella regione - garantiva a Belgrado la possibilità di intervento a garanzia di sicurezza dei serbi e delle loro proprietà, come pure delle chiese e dei monasteri ortodossi nella repubblica diventata poi indipendente nel 2008.

Ieri sera la missione Kfor della Nato ha invocato ancora il dialogo e reso noto di aver dispiegato ulteriori forze nel nord del Kosovo  per garantire "alla popolazione locale la possibilità di muoversi liberamente in un ambiente sicuro. Da ottobre abbiamo rafforzato la nostra presenza, anche con ulteriori truppe e pattuglie nel nord del Kosovo questa settimana. Ci aspettiamo che tutti gli attori si astengano da dimostrazioni di forza provocatorie, per garantire la sicurezza e la protezione di tutte le comunità.".

Mille italiani al confine con il Kosovo

"C'è molta tensione tra Kosovo e Serbia, stiamo cercando di fare di tutto per evitare perché la situazione degeneri. Ci sono mille militari italiani al confine che garantiscono la stabilità e la pace e sono apprezzati da serbi e kosovari" ha sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha annunciato che a gennaio sarà organizzata a Trieste una conferenza sui Balcani per preparare una serie di iniziative politiche.

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