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Venerdì, 19 Aprile 2024
Balcani / Serbia

Fallisce la mediazione Ue, tra Serbia e Kosovo rischio "escalation e violenza"

Pristina multerà i cittadini che non accettano di smettere di usare targhe serbe scatenando l'ira di Belgrado. L'Alto rappresentante Borrel: "Entrambi i leader responsabili dello stallo"

L'Unione europea ha messo in guardia sulla possibilità che si arriva a una "escalation e violenza" dopo che il Kosovo e la Serbia non sono riusciti a trovare un accordo nei colloqui d'emergenza per risolvere la loro lunga disputa sulle targhe automobilistiche utilizzate dalla minoranza serba in Kosovo. "Dopo molte ore di discussione le due parti non hanno trovato una soluzione oggi", ha dichiarato il capo della diplomazia comunitaria, Josep Borrell, dopo l'ennesimo tentativo di mediazione. "Credo che entrambi i leader abbiano una responsabilità importante per il fallimento dei colloqui di oggi e per qualsiasi escalation e violenza che potrebbe verificarsi sul terreno nei giorni successivi".

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Quest'anno il Kosovo ha tentato di chiedere alla minoranza serba di cambiare le vecchie targhe automobilistiche risalenti a prima del 1999, quando il Paese faceva ancora parte della Serbia. Questa mossa è stata accolta con una forte e talvolta violenta resistenza da parte dei serbi che vivono nella parte settentrionale del Paese, ma dopo una pausa iniziale adesso Pristina ha dichiarato che inizierà a emettere multe a partire da domani contro i trasgressori. Borrell ha detto che l'Ue ha presentato una proposta che avrebbe potuto evitare un ulteriore inasprimento delle tensioni, che è stata accettata dal presidente serbo Aleksandar Vucic ma non dal primo ministro del Kosovo Albin Kurti.

L'Alto rappresentante ha dichiarato che informerà gli Stati membri dell'Ue della "mancanza di rispetto degli obblighi legali internazionali" dei due Paesi e ha avvertito che, dato il loro impegno ad aderire al blocco, dovrebbero agire di conseguenza. "La parte serba è stata completamente costruttiva e ha accettato i testi che sono stati modificati 10 volte, ma la parte albanese non ha voluto accettare nulla, nemmeno per un secondo, e ha sempre aggiunto qualcosa che non era chiaramente possibile", ha dichiarato Vucict ai giornalisti dopo l'incontro.

Kurti, da parte sua, ha definito "inaccettabile" la proposta presentata da Borrell, in base alla quale il Kosovo non dovrebbe infliggere multe per la mancata sostituzione delle "targhe illegali" serbe, continuando con gli ammonimenti verbali, mentre Belgrado non dovrebbe più rilasciare targhe serbe ai kosovari. "Per noi questo era inaccettabile, senza che tale proposta fosse accompagnata da ciò per cui siamo stati invitati, vale a dire un accordo definitivo per la piena normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi, come sollecitato dalla Ue", ha detto il premier kosovaro, secondo cui "non possiamo trasformarci in leader di Stato che si occupano solo di targhe automobilistiche e non parlano di come normalizzare le loro relazioni".

La disputa sulle targhe ha alimentato per quasi due anni le tensioni tra la Serbia e la sua ex provincia separatista, che ha dichiarato l'indipendenza nel 2008 e ospita una minoranza serba nel nord sostenuta da Belgrado. L'indipendenza è stata poi riconosciuta dalla maggior parte degli Stati occidentali e dei Paesi membri dell'Ue tranne Cipro, Grecia, Romania Slovacchia e Spagna. Circa 50mila persone di etnia serba che vivono lì rifiutano di riconoscere l'autorità di Pristina e si considerano ancora parte della Serbia. Centinaia di agenti di polizia, giudici, procuratori e altri lavoratori statali della minoranza serba hanno lasciato il loro lavoro all'inizio del mese, dopo che il governo di Pristina ha stabilito che i serbi locali devono finalmente sostituire le targhe automobilistiche rilasciate dalle autorità serbe riconosciute in Kosovo con quelle dello Stato del Kosovo.

Borrell ha chiesto al Kosovo di sospendere immediatamente ulteriori passi relativi alla reimmatricolazione dei veicoli nel nord del Kosovo e alla Serbia di sospendere l'emissione di nuove targhe, lasciando a entrambe le parti "spazio e tempo" per trovare una soluzione.

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