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Venerdì, 19 Aprile 2024
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“Non mettete la kippah, è pericoloso”, e i tedeschi la indossano contro l'antisemitismo

Il consiglio delle autorità è stato letto come una resa di fronte all’intolleranza ed è partita la campagna di solidarietà nei confronti della comunità ebraica bersagliata da aggressioni in crescita

Un gesto di solidarietà contro le discriminazioni razziali e religiose. I tedeschi di diverse fedi religiose oggi (1 giugno) usciranno per strada con in testa la kippah, il copricapo circolare usato tradizionalmente dagli uomini di religione ebraica. A fronte di un aumento del 20% dei casi antisemitismo in Germania, con una preoccupante crescita delle aggressioni più violente, le autorità di Berlino avevano infatti sconsigliato agli ebrei “di portare la kippah in qualsiasi momento”. Una precauzione letta come “la capitolazione di fronte all’antisemitismo” dal presidente israeliano Reuven Rivlin. 

L'iniziativa della Bild

Tanti tedeschi che la pensano come il capo di Stato d’Israele hanno quindi escogitato l’originale protesta, coinvolgendo vari esponenti della società civile. Il giornale Bild si è fatto portavoce del gesto dimostrativo, pubblicando una kippah da ritagliare per i lettori del giornale cartaceo o da scaricare sulla pagina web e stampare. A spingere le autorità tedesche a sconsigliare di usare il copricapo religioso sono i numeri dei reati che hanno visto, fra il 2017 e il 2018, un aumento dei casi di antisemitismo, passati da 1.504 a 1.646. I casi violenti sono saliti nello stesso periodo da 37 a 62. Per il ministero dell’Interno di Berlino, il 90% degli episodi è da attribuire a persone legate ad ambienti di estrema destra. 

Gli insulti al rabbino

Mesi fa, il rabbino della comunità ebraica di Colonia, Yechiel Brukner, dichiarò che non avrebbe più viaggiato sui mezzi pubblici a causa degli abusi che ha subito, inclusa una minaccia di morte. Durante la campagna elettorale per le europee, gli autobus dei sostenitori del partito di estrema destra Die Rechte sono passati vicino a una sinagoga nella città di Pforzheim. Una volta abbassati i finestrini si sono levate le urla: “Lasciate la Germania”, “Tornate in Israele”. I militanti avrebbero anche esposto la foto di un noto negazionista dell’Olocausto. 

Il problema antisemitismo

All'inizio di questa settimana Angela Merkel ha ammesso che l’antisemitismo continua ad essere un problema in Germania oltre settant'anni dopo la fine dell'Olocausto, in cui 6 milioni di ebrei furono sterminati dal regime nazista. Un editoriale del giornale Bild ha preso di mira il fatto che gli ebrei debbano ancora nascondere la propria religione per sentirsi al sicuro. “Stiamo fallendo di fronte alla nostra storia”, ha concluso con amarezza il quotidiano.

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