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Venerdì, 19 Aprile 2024
Guerra Russia-Ucraina

“Kiev, Ue e Usa ostacolano la pace”: lo pensa un italiano su tre

Un sondaggio evidenzia le forti differenze d’opinione tra l’Italia e il resto d’Europa sulla guerra in corso

Più di un italiano su quattro (il 27%) ritiene che i principali responsabili della guerra in Ucraina siano gli ucraini stessi, assieme all’Unione europea e agli Stati Uniti. È quanto emerge da un sondaggio pubblicato dall’European Council on Foreign Relations (Ecfr). L’opinione pubblica italiana, stando ai risultati delle interviste condotte in dieci Paesi europei, risulta quella meno convinta delle responsabilità di Mosca come vero artefice del conflitto, una tesi sostenuta solo dal 56% degli italiani, a fronte del 90% in Finlandia e dell'83% in Regno Unito e in Polonia. 

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Gli altri cittadini europei intervistati non sono divisi neanche su chi rappresenti il ​​principale ostacolo alla pace: due terzi di loro puntano il dito contro la Russia. “L'unica eccezione è l’Italia - si legge nell’analisi dei risultati - dove le opinioni dei cittadini sono fortemente bilanciate”, con il 39% degli intervistati nel Belpaese che accusa Mosca di impedire la pacificazione dell’Ucraina. Il 35% degli italiani - oltre un intervistato su tre - se la prende invece con Kiev, l’Ue e gli Usa per il mancato stop alla guerra. 

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Nel sondaggio condotto in nove Stati membri dell’Ue (Finlandia, Francia, Germania, Italia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna e Svezia) e in Regno Unito, gli italiani si contraddistinguono anche come gli unici ad essere per lo più contrari all’idea dell’invio di ulteriori armi e forniture militari all’Ucraina, con il 45% degli intervistati che dice no ad altro sostegno bellico a Kiev e fronte del 33% favorevole a mandare altri armamenti al Paese in guerra.

“Forse la differenza più evidente tra Germania e Italia risiede nella posizione dei cittadini sulla spesa per la difesa”, si evidenzia nei risultati del sondaggio. “L'Italia presenta un valore anomalo tra tutti i Paesi intervistati, con il 63% che afferma che non è necessario aumentare la spesa per la difesa nonostante la guerra e solo il 14% per cento che sostiene l’aumento” del budget militare.

L'indagine è stata condotta tra il 28 aprile e l'11 maggio 2022, con un campione complessivo di 8.172 intervistati.

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