rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Guerra Russia-Ucraina

Come l'Iran sta aiutando la Russia ad aggirare le sanzioni

Teheran rispolvera il progetto di trasporto merci attraverso il Mar Caspio che consentirebbe a Mosca di superare il blocco imposto dall’Occidente

Approfittare delle sanzioni alla Russia per conquistare nuove quote di mercato. Questa è la strategia adottata dall’Iran che ha annunciato il rilancio del progetto per il corridoio di transito attraverso il Mar Caspio per collegare la Russia ai mercati asiatici. La compagnia statale iraniana di navigazione ha infatti compiuto il suo primo trasferimento di merci russe in India, utilizzando un nuovo corridoio commerciale che passa per la Repubblica islamica. 

Il primo carico è costituito da due container con all’interno 41 tonnellate di fogli di legno laminato. Le merci sono partite da San Pietroburgo per arrivare alla città portuale di Astrakhan, sul Mar Caspio, dove sono state trasportate dalle navi iraniane. Le autorità di Teheran hanno affermato che si trattava di un trasferimento pilota per testare il corridoio commerciale che permetterà alla Russia di evitare la ragnatela di sanzioni tessuta negli ultimi mesi dall’Occidente per punire l’invasione dell’Ucraina.  

Il piano iraniano per lo sviluppo della nuova rotta commerciale prevede anche la costruzione di una linea ferroviaria in grado di trasferire le merci in arrivo nei porti iraniani del Mar Caspio verso lo scalo portuale di Chabahar, che si affaccia sul golfo di Oman e dunque sul mar Arabico che bagna le coste del Pakistan e dell’India.

L’aiuto iraniano potrebbe dunque consentire a Mosca di attenuare l’impatto non solo delle sanzioni occidentali, ma anche del boicottaggio delle grandi compagnie di navigazione. Dalle settimane successive all’ingresso dei carri armati russi nel territorio ucraino, i big mondiali del trasporto merci hanno infatti abbandonato il mercato russo. Una scelta legata non solo a motivi di immagine delle compagnie occidentali, ma anche all’aumentare dei costi di assicurazione dei carichi commerciali provenienti dalla Russia. 

Come chiarito a Bruxelles in occasione dell’ok al sesto pacchetto di sanzioni a Mosca - quello che contiene lo stop al petrolio dalla Russia dal 2023 - tecnicamente le navi battenti bandiera di uno Stato Ue potranno continuare a esportare greggio dalla Federazione Russa a un Paese terzo non coinvolto dalle sanzioni. Tuttavia, le aziende di assicurazione Ue non possono garantire su tale viaggio. Di qui l’isolamento commerciale che rischia di far perdere alla Russia importanti quote di mercato a vantaggio dei competitor.

Il gas russo non si tocca: le sanzioni Ue si fermano al petrolio (per ora)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Come l'Iran sta aiutando la Russia ad aggirare le sanzioni

Today è in caricamento