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Giovedì, 25 Aprile 2024
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L'iPhone riuscirà a diagnosticare depressione e malattie mentali dal modo in cui lo usiamo

La Apple sta sviluppando un algoritmo che studierà le nostre espressioni facciali, la maniera in cui scriviamo e in cui ci muoviamo

Un telefonino che è in grado di riconoscere le nostre emozioni e diagnosticare eventuali malattie mentali solo dal modo in cui scriviamo. Può sembrare un episodio di Black Mirror, ma invece questa innovazione potrebbe diventare presto realtà. Il nuovo progetto targato Apple, in collaborazione con l’Università della California (Ucla) e la società farmaceutica Biogen, promette di riconoscere ansia, depressione e alcuni disturbi cognitivi, come per esempio l’Alzheimer, dal modo in cui utilizziamo losmartphone.

Prevenzione

Il colosso creato da Steve Jobs sottolinea l’importanza della ricerca spiegando che la futura funzionalità potrebbe svolgere una funzione preventiva molto importante e che progetti come questo sono fondamentali in un periodo storico in cui i disturbi mentali stanno aumentando esponenzialmente. Una volta fatta la diagnosi, l’apparecchio dovrebbe essere in grado di avvertire l’utente della sua condizione e spingerlo a contattare uno specialista. Ma ci sono diverse diverse preoccupazioni legate alla privacy e al trattamento dei dati personali, alle quali la Apple ha risposto promettendo che l’algoritmo conserverà tutte le informazioni unicamente sul dispositivo senza alcuna condivisione esterna.

La sperimentazione

Come racconta il Times per essere in grado di effettuare la diagnosi, il dispositivo dovrà raccogliere una serie di dati. Ad esempio per quanto riguarda l’ansia e la depressione il telefono raccoglierà quelli legati alle espressioni facciali dei partecipanti alla sperimentazione, al modo in cui parlano, al ritmo e alla frequenza delle loro passeggiate, ai modelli di sonno e alla loro frequenza cardiaca e respiratoria. Inoltre, saranno raccolti i dati legati alla velocità di digitazione, alla frequenza degli errori di battitura e il contenuto di ciò che si scrive. In questa fase della sperimentazione l’Università della California sta cercando di capire se vi sia una reale correlazione tra questi dati e gli stati d’animo dei volontari. Per fare questo, in contemporanea ai dati registrati dall’iPhone ai partecipanti sono somministrati una serie di questionari sulle loro emozioni.

Rilevare l'Alzheimer

La Biogen sta invece sperimentando il tracciamento della funzione cognitiva e la sua evoluzione nel tempo, così facendo dovrebbe essere in grado di rilevare un eventuale deterioramento cognitivo, una condizione che può svilupparsi con l’Alzheimer. L'azienda confronterà poi i risultati con quelli di valutazioni cognitive tradizionali e lastre sull'accumulo di placche nel cervello. La casa farmaceutica, leader nella ricerca dell’Alzheimer, ha commercializzato quest’anno un farmaco che sarebbe in grado di bloccare la malattia nei suoi primi stadi, il farmaco in questione ha un costo annuale di 56mila dollari.

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