Ilva, l'Ue pronta a chiudere l'indagine sull'aquisizione
Fari di Bruxelles sulla cessione dello stabilimento di Taranto. "Chiuderemo procedure prima di scadenza legale", ha annunciato la commissaria alla Concorrenza Vestager. Se si dovessero accertare violazioni delle norme antitrust, il gruppo Marcegaglia potrebbe uscire dalla cordata con ArcelorMittal. E l'acciaieria resterebbe in toto in mani straniere
"Abbiamo aperto un'indagine dettagliata che porteremo avanti, ma vogliamo arrivare in anticipo rispetto alla scadenza legale. Dobbiamo essere veloci”. Lo ha detto la commissario Ue alla Concorrenza, Margarethe Vestager, parlando dell'indagine di Bruxelles sull'acquisizione dell'Ilva di Taranto da parte della AM Invest e Co., guidata dal colosso ArcelorMittal con la partecipazione del gruppo Marcegaglia. Il sospetto dell'Ue è che con questa operazione si metta a rischio la concorrenza nel settore dell'acciaio in Europa. Se la violazione dovesse essere accertata, ci potrebbero essere ripercussioni sia nell'assetto della cordata, sia per quanto riguarda lo stabilimento di Piombino (di proprietà di ArcelorMittal).
"Tutti - ha sottolineato la commissaria - sono preoccupati di arrivare a una soluzione per la fusione, è una questione importante che va avanti da tempo. La situazione dell'Ilva è fondamentale e c'è anche una questione sottostante legata all'ambiente. E' stato un processo molto lungo quello per l'assegnazione del bando al vincitore, in cui abbiamo avuto un'ottima cooperazione con le autorità italiane, che è stata molto solida".
Secondo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, l'Ue potrebbe proporre l'uscita del gruppo Marcegaglia dalla cordata e la cessione dello stabilimento di Piombino gestito da ArcelorMittal. In questo modo si supererebbero le presunte violazioni delle norme europee antitrust che l'acquisizione comporterebbe. “Se troveremo eventuali problematiche di concorrenza sarà il compratore che dovrà occuparsene e quindi risolverle e fare chiarezza", si è limitata a dire Vestager.