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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Giù le mani dal mio hijab", in Francia influencer e modelle protestano contro il divieto del velo

Un progetto di legge in discussione al Senato vuole vietare l'uso di simboli religiosi tra i giovani e nelle scuole. Tra questi, il copricapo islamico. Ma le donne musulmane, non solo transalpini, accusano la proposta di basarsi su "stereotipi" razzisti

Continua la protesta delle giovani donne musulmane francesi contro una proposta dei senatori di Parigi che potrebbe presto negare loro la libertà di indossare l'hijab, il velo tradizionale da non confondere con il burqa, negli spazi pubblici. Si tratta di un emendamento a un disegno di legge progettato "per rafforza i valori secolari della Francia" e che si applica alle ragazze sotto i 18 anni. La proposta ha suscitato l'indignazione delle giovani musulmane francesi, che hanno iniziato una protesta online sotto l'hashtag #HandsOffMyHijab (#PasToucheAMonHijab) che è diventata virale anche oltre i confini transalpini.

Una lunga controversia

Il ruolo della religione e i simboli religiosi indossati in pubblico, sono oggetto di una controversia di lunga data in Francia, un Paese fermamente laico che però è sede della più grande minoranza musulmana d'Europa. Parigi aveva già proibito di indossare il velo islamico nelle scuole statali nel 2004 e nel 2010 ha vietato anche il niqab, che copre l'intera figura, nei luoghi pubblici come strade, parchi, trasporti ed edifici amministrativi. Come riporta Reuters la sedicenne Mariem Chourak, una devota musulmana che considera indossare il velo "un' espressione della mia devozione al profeta Mometto", ha dichiarato che non riesce "a capire come mai il governo vorrebbe approvare una legge così discriminatoria". "Indossare l'hijab fa parte della mia identità e costringermi a rimuoverlo sarebbe un'umiliazione" ha detto Chourak.

Secondo le accuse, il progetto di legge sarebbe mirato ai musulmani, ma coloro che lo hanno proposto si sono difesi affermando che riguarda in realtà tutti i simboli religiosi. Il senatore Christian Bilhac ha detto alla camera alta che i legislatori si stanno impegnando per proteggere i giovani perchè "i genitori non dovrebbero imporre dogmi ai propri figli". Il presidente Emmanuel Macron avverte che l'islamismo sta minando l'unità della Repubblica. Per questo il suo governo nel disegno di legge ha previsto la repressione dei matrimoni forzati e dei test di verginità. In più, ha predisposto una sorveglianza più rigorosa delle associazioni religiose. Una commissione mista delle due camere del Parlamento discuterà l'emendamento proposto dal Senato. 

La protesta

Ma la protesta delle giovani musulmane francesi va avanti e ha ottenuto molta visibilità, tanto da ricevere il sostegno di molti influencer dei social media. Addirittura, anche la statunitense Ibtihaj Muhammad, nota per essere la prima donna musulmana a competere alle Olimpiadi indossando oltretutto l'hijab in ogni gara, ha appoggiato la causa. Anche la modella somalo-norvegese Rawdah Mohamed si è scagliata contro la proposta francese del divieto del velo e lo ha fatto attraverso un post su Instagram in cui ha detto di voler combattere "stereotipi profondamente radicati" contro le donne musulmane. Mohamed ha pubblicato un selfie su Instagram con la scritta " Hands off my hijab" sulla mano, avviando una campagna di tendenza su tutti i principali social media.

Come riporta il Guardian, lo stesso hashtag è stato ripreso da migliaia di donne a livello internazionale, inclusa la deputata statunitense Ilhan Omar. "Ho usato l'hashtag perché sentivo il bisogno di umanizzare il movimento", ha detto Mohamed. “Si parla sempre di donne appartenenti a minoranze etniche. Volevo riprendere il controllo delle nostre narrazioni e raccontare le nostre storie ". Mohamed ha aggiunto che la legislazione proposta “nasce da discriminazioni e stereotipi profondamente radicati contro le donne islamiche”.  "Volevo che i miei oppressori vedessero la mia faccia e le donne che mi assomigliano", ha detto. "Non possono nascondersi nei loro lussuosi uffici parlamentari e regolamentare i corpi delle donne senza combattere". Su Instagram, Mohamed ha scritto : "Il divieto dell'hijab è retorica odiosa proveniente dal più alto livello di governo e diventerà un enorme fallimento dei valori religiosi e dell'uguaglianza".

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