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Sabato, 20 Aprile 2024
Nuove tensioni

La guerra fredda tra Francia e Russia dietro al colpo di Stato in Burkina Faso

Centinaia di uomini hanno preso d’assalto l’ambasciata francese sventolando la bandiera russa. Per la stampa transalpina, Mosca è coinvolta nel golpe in Africa occidentale

Prima il Mali, poi il Burkina Faso. In Francia è allarme sull’avanzata dell’influenza russa nel continente africano a danno di quel che rimane delle presenza francese nelle ex colonie. Nel fine settimana, i militari del Burkina Faso guidati dal capitano Ibrahim Traoré hanno deposto il governo che era nato dopo un altro colpo di Stato - avvenuto solo otto mesi fa - che aveva portato al potere il tenente colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba, ora rimosso dalla guida dell’esecutivo. Mentre il Paese è in preda al caos, un’immagine ha colpito la stampa internazionale: quella della bandiera russa che sventola per le strade della capitale Ouagadougou.

Per capire cosa ci facesse il tricolore orizzontale russo in una notte di disordini nell’Africa occidentale basta guardare dove erano dirette le centinaia di uomini che agitavano il vessillo come un simbolo di liberazione: l’ambasciata francese. La sede diplomatica, stando alle prime informazioni raccolte, sarebbe stata presa d’assalto perché ritenuta il rifugio del leader deposto. A evitare un’escalation ancora più pericolosa è stato il capo dei golpisti Traoré, che ha chiesto ai suoi sostenitori di “astenersi da ogni atto di violenza o vandalismo contro l’ambasciata francese”. L’episodio, secondo le ricostruzioni della stampa transalpina, sarebbe la pistola fumante dello scontro in atto tra Mosca e Parigi per l’influenza nel continente africano. 

Nel mirino dell’Eliseo è finita la presenza in Burkina Faso delle milizie del Gruppo Wagner, l’organizzazione paramilitare foraggiata da Mosca presente anche in altri Paesi africani, a partire dal Mali dove i militari francesi sono stati costretti a ritirarsi. 

Perché mezza Africa resta neutrale sulla Russia (nonostante le pressioni Usa)

La Francia conserva ancora molte basi strategiche nell'Africa occidentale, ma la regione è finita da tempo nel mirino della Russia, che da alcuni anni sostiene gruppi anti-governativi locali tramiate il Gruppo Wagner composto da mercenari. Al netto delle analisi geopolitiche sulle sfere d’influenza nell’Africa occidentale, la prima preoccupazione del governo di Parigi è ora per i 4mila francesi che vivono in Burkina Faso, ora considerati in pericolo e ai quali è stato dato ordine di non uscire dalla proprie case.

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