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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il voto / Grecia

Il centrodestra trionfa in Grecia, ma per un nuovo governo serviranno nuove elezioni

Il premier uscente Mitsotakis doppia la sinistra, guidata dal suo predecessore Tsipras

La vittoria del premier uscente Kyriakos Mitsotakis e del suo partito di centrodestra Nea Dimokratia è stata schiacciante. Ma per ottenere un governo stabile per i prossimi cinque anni la Grecia dovrà tornare alle urne. È quanto emerge dai risultati delle elezioni nazionali che si sono svolte questo weekend. E che hanno visto il centrodestra aumentare i propri consensi oltre le previsioni della vigilia, arrivando al 40,8%. Male la sinistra, con Syriza che si ferma al 20,1%.

Per l'ex premier Alexis Tsipras la sconfitta è palese: "Le lotte hanno sia vittorie che sconfitte", ha dichiarato dopo i primi exit poll. Il segretario di Syriza sperava in un risultato nettamente migliore con il quale provare a costruire una coalizione di centrosinistra insieme ai socialisti di Pasok, che sono accreditati di un 11%, e magari con un accordo con il suo ex ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, il cui partito rischia di non entrare in Parlamento. Piani che adesso sembrano irraggiungibili, anche nell'ipotesi, data per certa, di un voto bis. 

Mitsotakis, invece, può cominciare a prepararsi al secondo mandato. "Correremo più velocemente, per migliori stipendi, posti di lavoro, un migliore sistema sanitario, una Grecia più forte", ha detto dopo i primi risultati, rendendo chiaro che non ha nessuna intenzione di cercare alleanze complicate e di voler tornare alle urne il 25 giugno prossimo, quando entrerà in vigore il nuovo sistema elettorale greco, voluto proprio da Mitsokatis,che consentirà a chi ottiene più voti di avere un premio di maggioranza in Parlamento, e quindi di poter governare con una certa tranquillità senza i "ricatti di altri partiti", ha spiegato il premier.

Eletto per la prima volta nel 2019, nei quattro anni del suo governo il leader conservatore è riuscito a mantenere alto l'indice di gradimento, anche dopo lo scandalo delle intercettazioni di politici e giornalisti scoppiato nell'estate scorsa, e la tragedia ferroviaria di Tebi di febbraio, dove 57 persone hanno perso la vita. Laureato a Harvard, con un passato da analista economico nella Chase Bank di Londra, Mitsotakis, 55 anni, appartiene a una longeva dinastia politica greca: il padre è stato a sua volta premier, mentre il nipote è l'attuale sindaco di Atene.

Durante la campagna elettorale, Mitsotakis si è presentato come il volto rassicurante che ha accompagnato il Paese fuori dalla dolorosa crisi del debito: l'anno scorso la Grecia è uscita dal programma di sorveglianza economica dell'Unione europea e ha registrato una crescita del 5,9%. Lo slogan elettorale di Nea Dimokratia, "Torniamo indietro, o andiamo avanti?", che alludeva al precedente governo di Tsipras, eletto in piena crisi del debito nel 2015, sembra aver fatto breccia negli elettori.

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