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Sabato, 20 Aprile 2024
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Una gigantesca "goccia fredda" sta inondando il Nord Europa: oltre 40 morti in Germania e Belgio

Le violenti piogge dovrebbero durare ancora dei giorni. E il bilancio delle vittime e dei danni rischia di aggravarsi

Sono oltre 40 le vittime accertate finora delle violenti piogge che stanno colpendo il Nord Europa, provocando allagamenti e inondazioni. Almeno 42 persone hanno perso la vita in Germania, ma il bilancio potrebbe essere più alto a causa del crollo di alcuni edifici. Scene simili anche in Belgio, dove si contano al momento cinque morti. 

"Attualmente abbiamo un numero non chiaro di persone sui tetti che devono essere salvate", ha detto un portavoce della polizia di Coblenza, in Germania. "Ci sono molti luoghi in cui sono stati schierati vigili del fuoco e soccorritori. Non abbiamo ancora un quadro molto preciso perché le misure di soccorso continuano", ha aggiunto il portavoce. Le forti piogge hanno sferzato le zone occidentali del Paese stanno causando anche ingenti danni alle proprietà e provocando evacuazioni di massa. Diverse autostrade sono state chiuse. Il distretto di Vulkaneifel della Renania-Palatinato è stato costretto a dichiarare lo stato di emergenza poiché diverse aree non erano accessibili a causa delle piogge torrenziali."La situazione è molto grave, abbiamo molte strade e villaggi allagati che non sono più accessibili", ha detto un amministratore locale.

Anche il Sud del Belgio, la Vallonia, fa i conti con lo stato d'emergenza. Cinque persone sono morte e una dozzina di case sono crollate nella città di Pepinster, cosa che fa temere un bilancio di vittime molto più pesante. La situazione è estremamente caotica, soprattutto nella provincia di Liegi. Le autorità regionali hanno deciso di bloccare i treni e hanno invitato la popolazione a evitare spostamenti, se non strettamente necessari. Alcuni centri vaccinali sono stati chiusi.

A rendere ancora più preoccupante la situazione è che il peggio pare non sia ancora arrivato: nelle prossime ore i rovesci potrebbe essere ancora più violenti. Tutta colpa di una gigantesca "goccia fredda", ossia "una massa d'aria molto fredda che circola a un'altitudine di circa 5.000 metri, e che provoca una certa instabilità", spiega il metereologo Denis Collard. "L'aria fredda - continua Collard - agisce come un gigantesco aspirapolvere e destabilizza ciò che si trova al di sotto provocando zone di forte pioggia o temporali".

(articolo aggiornato alle 18,18)

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