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Martedì, 23 Aprile 2024
Patriottismo / Russia

La giornalista anti-Putin: "Non chiedo asilo, voglio restare in Russia"

Il presidente Macron si era offerto di darle protezione in Francia ma lei preferisce rimanere nonostante si dica "estremamente preoccupata" per la sua sicurezza

Marina Ovsyannikova, la giornalista anti-Putin, "non vuole lasciare" la Russia. Balzata agli onori delle cronache dopo aver fatto irruzione in un telegiornale per denunciare l'offensiva in Ucraina, la cronista ha detto a Der Spiegel di non voler emigrare da nessuna parte nonostante tema per la sua sicurezza. Durante l’intervista alla testata tedesca ha detto di essere "patriottica” e che suo “figlio lo è ancora di più” ribadendo la sua intenzione di non lasciare il Paese.

Le dichiarazioni arrivano dopo che il presidente Emmanuel Macron si era detto pronto a ospitarla in Francia. "Ovviamente avvieremo dei passi diplomatici per offrire protezione, o in ambasciata o attraverso l'asilo", aveva detto durante una visita a un centro di accoglienza per rifugiati ucraini.

Ma ad Ovsyannikova l’opzione della fuga non sembra una strada percorribile nonostante i rischi che sta correndo. "Credo in quello che ho fatto, ma ora capisco la portata dei problemi che devo affrontare", ha detto la giornalista all'agenzia di stampa Reuters. "E naturalmente sono estremamente preoccupata per la mia sicurezza". "Ora sono il nemico numero uno qui", racconta la donna. “Non mi sento assolutamente un'eroina", ha continuato, ma spera che il suo sacrificio non sia stato invano e che il popolo russo inizi ad interrogare più da vicino la propaganda e trovato altre fonti di informazione.

Alla giornalista, che lunedì sera è apparsa nella tv statale con un cartello che chiedeva la fine della guerra in Ucraina e metteva in guardia contro la propaganda, è stata imposta una multa di 30mila rubli (circa 250 euro). Ed ora rischia un'ulteriore multa oltre a quella già imposta. Sono state avviate indagini sulla presunta diffusione di bugie sulle forze armate della Russia, ha riferito l'agenzia statale Tass, citando una fonte delle autorità investigative. Si temeva che Ovsyannikova possa inoltre essere perseguita in base alla nuova legge sui media, che prevede fino a 15 anni di prigione.

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