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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Allarme spinner: è il primo tra i prodotti pericolosi segnalati nella Ue

Nel 2017 lanciate oltre 2.200 segnalazioni di prodotti rischiosi per l'uomo, il 7% in più rispetto al 2016. Oltre la metà viene dalla Cina, un quarto sono di produzione comunitaria. Lesioni e danni chimici i problemi fisici più comuni, ma frequenti anche incendi e asfissia

Giocattoli in testa, e tra tutti le diverse versioni dello spinner anti-stress, poi i veicoli a motore e quindi abbigliamento, prodotti tessili e articoli di moda. Sono queste le tre categoria dei prodotti più pericolosi in circolazione nella Ue secondo il sistema di allerta rapido messo in campo da Bruxelles per la protezione, in questo caso fisica, dei consumatori europei. 

Il 29% delle oltre 2.200 segnalazioni registrate nel 2017 aveva infatti a che fare con giocattoli pericolosi, il 20% per veicoli a motore fuori norma e il 12% per tessuti a rischio. Per quanto riguarda i danni sull'uomo, nel 2017 il pericolo segnalato con maggiore frequenza è stato quello di lesioni, il 28%, seguito da quello chimico, al 22%. Non mancano anche le segnalazioni per strangolamento e per incendi provocati da prodotti pericolosi.

Spinner da record

Gli spinner, che hanno il record di segnalazioni, sono stati additati per diverse partite provenienti dalla Cina con parti non smontabili che possono provocare asfissia o componenti derivati da batterie che sono potenzialmente tossici. I prodotti segnalati sono stati tutti tolti dal mercato

Metà del pericolo viene dalla Cina, un quarto dalla stessa Ue

La maggior parte dei prodotti pericolosi segnalati nel sistema proveniva da paesi terzi, Cina in testa, ma senza che le cose peggiorino. Nel 2017 il numero di segnalazioni di allerta sul Made in China è rimasto stabile al 53%, un totale 1.155, uno stallo frutto anche della stretta cooperazione allacciata tra la Commissione Ue e le autorità cinesi per lo scambio di buone pratiche. Le segnalazioni di prodotti pericolosi di origine europea sono state invece 413, il 26% del totale.

Commissione Ue: "Con sistema di allerta garantiamo la sicurezza dei nostri figli"

“Le norme europee a tutela dei consumatori garantiscono che nell'UE vengano venduti solo prodotti sicuri. Se tuttavia ciò non si verifica - afferma Věra Jourová, commissaria Ue per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere - il sistema di allarme rapido aiuta le autorità a reagire rapidamente e a ritirare qualsiasi prodotto potenzialmente dannoso. Grazie a questo sistema garantiamo la sicurezza dei nostri figli ed evitiamo incidenti mortali sulle nostre strade. Questo è un buon esempio di applicazione efficiente delle norme dell'UE in materia di tutela dei consumatori. In molti altri settori, invece, dobbiamo migliorare l'applicazione e far sì che i consumatori possano beneficiare dei loro diritti. È questo lo scopo della nostra imminente iniziativa 'New Deal per i consumatori.” 

Dalle segnalazioni al ritiro dei prodotti pericolosi

Le 2.201 segnalazioni trasmesse attraverso il sistema di allarme rapido hanno attivato quasi 4.000 azioni di follow-up, come ad esempio il ritiro dei prodotti dal commercio. Ciò prova che tutte le autorità nazionali hanno attentamente monitorato le segnalazioni del sistema e preso tutte le misure necessarie per rendere il mercato più sicuro per i consumatori. 

Il pericolo del futuro è on-line

Molti dei prodotti pericolosi segnalati nel sistema di allarme rapido sono però venduti anche sulle piattaforme o sui mercati online. Per far fronte al fenomeno, la Commissione sta promuovendo la cooperazione con i suoi omologhi internazionali e le piattaforme online per garantire che prodotti non sicuri non giungano fino al consumatore europeo. Il 1° marzo 2018 la Commissione ha emanato una raccomandazione concernente una serie di misure operative che le piattaforme online e gli Stati membri dovrebbero adottare per intensificare ulteriormente le attività volte a contrastare i contenuti illegali online, anche in riferimento ai prodotti pericolosi. 

In particolare, la Commissione invita le piattaforme ad assumere impegni volontari che vadano oltre i loro obblighi giuridici nel campo della sicurezza dei prodotti. 

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