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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Il caso

Giarrusso lascia il M5s. La replica: "Sia coerente con se stesso, si dimetta"

L'eurodeputato siciliano abbandona la delegazione per polemica contro la presenza del Movimento nel governo Draghi

L'europarlamentare Dino Giarrusso, noto per il suo passato da 'Iena', lascia il M5s e lavora a un suo movimento politico. Lo annuncia in tv, ospite della trasmissione 'Coffee Break' su La7, accusando il Movimento di averlo 'silenziato', con un "veto della comunicazione" sulla sua partecipazione nelle trasmissioni televisive.

"Ho grandissima stima per Giuseppe Conte", premette parlando di una decisione "sofferta", per quel che ha fatto "come presidente del Consiglio, per me il migliore degli ultimi 20 anni: in Europa ha saputo difendere l'Italia rischiando, gli altri eurodeputati venivano da noi a dire che era un fenomeno. La mia stima per la persona è massima e tale resterà". Ma la scelta di lasciare arriva per la permanenza in "un governo in cui fatico a capire perché dobbiamo starci. Faccio un esempio: noi abbiamo dato vita al superbonus, una misura che ha rivitalizzato l'economia, in Europa lodata da von der Leyen, ma Draghi viene a Strasburgo e ne parla malissimo. Come facciamo a non farci rispettare così? I provvedimenti presi da questo governo porteranno a migliaia di posti di lavoro persi, a 'falliti di Stato'", con "imprese al collasso. Perché non ci facciamo rispettare? Non sono io che lascio il M5s, ma è il M5s che ha perso i suoi valori, stando in un governo che non ci rispetta, che ha visto morire i valori del Movimento, Di Battista ha lasciato proprio quando abbiamo deciso di appoggiare Draghi".

Giarrusso spiega poi di aver cercato Conte per un confronto: "Anche ieri gli ho scritto un messaggio prima di venire qui ma non ho avuto nessuna risposta". Dunque l'annuncio: "sto fondando un nuovo movimento politico. Ne ho parlato con tante persone", a partire da "fuoriusciti e scontenti" del M5s, "ma non solo. Dico ai delusi: 'venite, parliamone insieme'". A chi gli domanda se ne abbia parlato anche con Di Battista, "no - risponde - non ne ho parlato con lui...".

Giarrusso è il sesto eurodeputato che lascia la delegazione del Movimento 5 stelle eletta alle ultime elezioni europee del 2019 (anche nella precedente legislatura le defezioni non erano mancate, come quella di Marco Zanni, oggi nella Lega e leader di Identità e democrazia, il gruppo europeo del Carroccio). Nel dicembre 2020, erano stati Ignazio Corrao, Rosa D'Amato, Eleonora Evi e Piernicola Pedicini a lasciare il M5s e aderire al gruppo dei Verdi europei. A ruota, si dimisero anche Isabella Adinolfi (ora nel gruppo di Forza Italia) e Marco Zullo (oggi nel gruppo liberale Renew Europe a Strasburgo ma indipendente in Italia). All'epoca, Giarrusso tuonò a gran voce contro i separatisti, chiedendo di rispettare il mandato dei cittadini e di dimettersi da eurodeputati.

  

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Oggi, quelle sue dichiarazioni stanno facendo il giro delle chat degli esponenti del Movimento. "Apprendiamo con grande stupore dagli organi di stampa che Dino Giarrusso abbia lasciato il M5s e che si appresti a fondare un ennesimo partito - dicono fonti della delegazione del M5s al Parlamento Ue - Lo invitiamo a essere coerente con le idee che ha sempre, e in più occasioni, manifestato: si dimetta da europarlamentare visto che è stato eletto con il simbolo del M5S e si ripresenti alle prossime elezioni con il partito che meglio lo rappresenta. Esprimiamo grande apprezzamento per le parole di Conte sulla vicenda e, infine, per citare Giarrusso stesso: 'cambiare idea è lecito, prendere in giro i cittadini no'", concludono.

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