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Lunedì, 15 Aprile 2024
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In Germania Stato e Regioni d'accordo: "Nella Fase 2 servono ulteriori sacrifici"

La cancelliera Merkel spiega la strategia tedesca di deconfinamento: "Non esistono vaccini e cure, ggi come ieri di rallentare la diffusione del virus perché il nostro sistema sanitario non sia sottoposto a uno stress eccessivo"

Avanti adagio verso un nuovo allentamento delle misure di contenimento. Questo il risultato della nuova conferenza tra Bund e Länder che questa settimana hanno stabilito insieme le nuove regole. Angela Merkel, insieme al Presidente della Baviera Markus Söder e al Borgomastro di Amburgo Peter Tschentscher, ha lodato questa modalità di decidere, ribadendo ad inizio della conferenza stampa: "Occorre definire una strategia comune, ma siamo un Paese federale, quindi ci saranno differenze regionali. Ma è nell’interessa dei cittadini e delle cittadine che ci sia una strategia e un obiettivo: poiché non c’è né un vaccino né una cura contro il virus, si tratta oggi come ieri di rallentare la diffusione del virus perché il nostro sistema sanitario non sia sottoposto a uno stress eccessivo e ogni paziente possa ricevere le cure migliori".

La Cancelliera si è detta consapevole delle difficoltà dell’economia e dei lavoratori (oltre 10 milioni in cassa integrazione) ma ha ribadito che a suo avviso un ulteriore sacrificio in questa fase – vale a dire una riapertura più graduale contro chi pretende maggiore velocità – garantirà di ridurre i rischi di una nuova ondata che renderebbe inevitabile nuove, stringenti misure di contenimento. Söder ha ribadito questo concetto: "Cosa sarebbe successo se non avessimo preso le prime misure di contenimento? Lo hanno fatto quasi tutti i Paesi al mondo e chi ha scelto di non farlo è andato incontro a enormi difficoltà"

Il comunicato del Governo federale chiarisce che è ancora troppo presto per verificare se le prime misure di allentamento, assunte il 20 aprile, abbiano avuto un impatto sulla diffusione dell’infezione. La ragione è semplice: dal Robert Koch Institut hanno sempre precisato che occorrono almeno 14 giorni perché le misure, siano esse di contenimento che allentamento, abbiano un impatto sui dati. È dunque ancora troppo presto per una valutazione scientifica. Dunque, l’obiettivo resta rallentare l’infezione e a questo scopo resta prioritario seguire integralmente tutti i contatti avuti dai nuovi soggetti infetti. Questa ‘ricostruzione’ permette di individuare e di contrastare con grande efficacia la diffusione dell‘infezione.

Angela Merkel lo ha ribadito chiaramente: "All’inizio dell’epidemia il nostro vantaggio è stato quello di seguire immediatamente i primi soggetti infetti e quanti contatti avessero avuto. Tenere basso il numero di nuovi contagiati ci permette di poter seguire con precisione i contatti che essi hanno avuto e prendere le misure necessarie. Nelle ultime settimane abbiamo lavorato per rafforzare gli Uffici sanitari locali perché potessero efficacemente seguire i contatti avuti da un numero crescente e via via maggiore di contatti".

La Cancelliera ha descritto con molta precisione queste fasi per mandare un messaggio chiaro al Paese: "Ogni giorno abbiamo imparato qualcosa in più, sul virus e sulle nostre capacità di reazione". Sono tanti i numeri a cui occorre prestare attenzione: la rapidità di diffusione, il numero di contagiati, i contatti potenziali che hanno avuto, il numero di posti in terapia intensiva, per i quali la Merkel ha ricordato come adesso il Paese abbia un registro online nel quale sono stati inseriti quasi tutti gli ospedali ed è possibile in tempo quasi reale verificarne la disponibilità (al momento sono liberi circa il 40% dei posti disponibili). L’obiettivo è di sviluppare ancora il registro e cercare, utilizzando i dati delle ultime settimane, di avere modelli che definiscano l’evoluzione nelle terapie intensive, così da poter intervenire immediatamente qualora ci sia un aumento dei casi e si arrivi velocemente ai limiti dei singoli Länder.

Per il resto restano i divieti per le grandi manifestazioni (come ad esempio feste cittadine, festival, concerti, partite di calcio, divieti che resteranno in vigore almeno fino al 31 agosto). Singoli provvedimenti dei Länder, invece, stabiliranno la riapertura a breve di chiese, moschee e sinagoghe, la riapertura delle gallerie, degli zoo, dei giardini botanici, dei musei e delle altre istituzioni culturali (sono previsti finanziamenti per i necessari lavori nei piccoli musei per metterli nelle condizioni di poter riaprire).

Un po’ di ilarità quando è stato chiesto alla Cancelliera se era a conoscenza di quanto accaduto in Francia con il campionato di calcio (sospeso e titolo assegnato a tavolino): Merkel, sorridendo, ha risposto di no, per quanto "mi sento regolarmente con il Presidente francese Macron". Una decisione della Bundesliga sulla possibilità di continuare il campionato a porte chiuse dovrebbe essere presa la prossima settimana.

Infine, dal sei maggio riapriranno anche gradualmente, le scuole (la Conferenza dei Ministri competenti dei Länder ha predisposto e presentato alla conferenza di oggi delle linee guida per la ripresa delle lezioni nelle scuole), gli asili e, sotto precise condizioni, alcuni centri sportivi, per quella data i Ministri competenti presenteranno anche un progetto per la riapertura della ristorazione e del turismo.

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