rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità

Ride sul luogo del disatro, l'autogol del successore di Merkel fa infuriare la Germania

Armin Laschet, governatore della regione più colpita dall'alluvione, è favorito nella corsa alla cancelleria. Ma una foto potrebbe costargli caro

Quando il presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier si è fermato davanti ai microfoni per rilasciare una dichiarazione dopo la visita nelle zone della Germania colpite dall'alluvione, Armin Laschet non pensava certo di essere inquadrato. E si è lasciato andare a una grassa risata. Una gaffe che potrebbe costargli caro, non solo perché è il governatore del Nord Reno-Westfalia, una delle due regioni tedesche che piange le decine (forse centinaia) di vittime delle inondazioni. Ma anche e soprattutto perché il navigato uomo politico è in piena corsa per prendere il posto di Angela Merkel alla guida del Paese.

Esponente della Cdu, lo stesso partito dell'attuale cancelliera, Laschet è a oggi il favorito delle elezioni che si terranno a settembre. I sondaggi lo danno in testa nei consensi, seguito a distanza dal socialdemocratico Olaf Scholz e dall'ex numero uno delle preferenze degli elettori, la verde Annalena Baerbock. Questo prima che l'alluvione rimettesse in causa la questione del cambiamento climatico e delle responsabilità politiche di chi non avrebbe fatto abbastanza per prevenire un disastro di queste dimensioni.

Sul clima, Laschet non ha proprio un curriculum eccezionale: durante le primarie della Cdu, il governatore ha insistito più di una volta che le misure ecologiche non devono danneggiare le principali industrie tedesche. Un riferimento soprattutto ai gioielli della manifattura tedesca, ossia le industrie automobilistiche, che potrebbero perdere la loro leadership mondiale con una transizione accelerata verso l'elettrico (come sembra intenzionata a fare la Commissione europea con le sue nuove proposte sul settore). Laschet in qualche modo si è fatto portavoce di queste lobby, ma anche dei tantissimi lavoratori che temono di perdere il posto. E proprio questo sembra averlo premiato nelle ultime settimane.

L'alluvione potrebbe cambiare le tendenze dell'elettorato, ma non la posizione di Laschet: a un giornalista, che gli chiedeva se la catastrofe sia una ragione valida per anticipare la data di eliminazione graduale del carbone in Germania, il governatore ha risposto infastidito: "Non si cambia politica solo perché ora abbiamo una giornata come questa". Ma più che questa risposta, a suscitare polemiche sono state le immagini che lo ritraggono mentre ride durante la visita al la città di Erfstadt, una delle più colpite dall'alluvione.

Laschet sa bene che la gestione dei soccorsi potrebbe dargli la spinta decisiva verso la vittoria alle elezioni, dandogli una visibilità che i suoi avversari non possono avere. Tanto più che nella sua strategia elettorale, il navigato politico della Cdu ha puntato sul far valere la sua esperienza di amministratore rispetto a alla temibile Baerbock, che non ha mai avuto ruoli di questo tipo. Ma la risata sul luogo del disastro potrebbe costargli caro.  

Lars Klingbeil, segretario generale dei socialdemocratici, ha dichiarato al quotidiano Bild che il comportamento di Laschet è stato "mancante di decenza e spaventoso". "Dicono che il carattere delle persone si mostra in tempi di crisi", ha aggiunto. Laschet si è scusato su Twitter: "È stato inappropriato e mi dispiace", ha scritto. Ma sui social la polemica è ormai debordata e potrebbe macchiare gli ultimi due mesi di campagna elettorale del candidato della Cdu.

In particolare, potrebbe essere usata come simbolo dell'atteggiamento di Laschet nei confronti del cambiamento climatico. Qualcuno gli ha già rimproverato di aver sottovalutato il problema, anche nel suo ruolo di governatore, attribuendogli in qualche modo la responsabilità dell'impreparazione della regione agli eventi estremi nonostante le allerte dei meteorologi e quella, ben più datate, degli scienziati. Chi lo ha criticato troppo a caldo, come il verde Kostantin von Notz, ha fatto però un autogol, visto che all'elettorato tedesco non sembra piacere chi strumentalizza le tragedie, anche se con buone motivazioni. 

Ecco perché Baerbock si è tenuta distante da fare affermazioni di natura politica, per ora. Si vedrà nelle prossime settimane se la leader del partito ecologista saprà recuperare i consensi perduti per via di un curriculum pubblico un po' gonfiato e di un libro in cui ha dimenticato di citare le fonti delle sue affermazioni. Secondo un recente sondaggio, sembra che questi incidenti di percorso e la sua scarsa preparazione amministrativa possano averla azzoppata definitivamente, anche se il tema climatico diventerà più centrale. Ecco perché, tra i verdi, c'è chi pensa di gettare nella mischia il co-leader del partito, Robert Habeck. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ride sul luogo del disatro, l'autogol del successore di Merkel fa infuriare la Germania

Today è in caricamento