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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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"La Germania è un paradiso per il riciclaggio", parola di un tedesco

Il duro atto di accusa dell'eurodeputato dei Verdi europei, Sven Giegold, dopo che la Commissione Ue ha ribadito la sua richiesta a Berlino di adeguare le leggi sul 'money laundering': "Le lacune legislative in un singolo Stato membro interessano l'intera Europa"

La Germania "è il paradiso del riciclaggio di denaro". Parola di Sven Giegold, eurodeputato tedesco dei Verdi, che approva la decisione della Commissione europea di Ursula von der Leyen di lanciare una procedura d'infrazione contro il suo Paese per aver recepito in modo inappropriato la quarta direttiva UE sul riciclaggio di denaro (la scadenza per trasporla nell'ordinamento era il 27 giugno 2017).

Altre disposizioni della terza direttiva Ue antiriciclaggio avrebbero dovuto essere attuate entro il 2007 e sono tutt'ora lettera morta, ricorda l'eurodeputato. "Era ora - continua - che arrivasse questa procedura. Per anni ho spinto per averla, in colloqui e segnalazioni alla Commissione: avrebbero dovuto fare questo passo già da tempo". E' comunque un "successo verde: meglio tardi che mai". Per Giegold, "la negligenza del governo tedesco nell'applicazione delle regole Ue per combattere il riciclaggio è un rischio per la sicurezza, rafforza il crimine organizzato e il terrorismo. Ci sono buchi nell'ordinamento tedesco, specie nell'attuazione del registro di trasparenza e nel rafforzamento dell'unità di intelligence finanziaria. I veri beneficiari ultimi delle società devono essere noti, come richiesto dalla legge Ue". Per Giegold, infine, la Commissione dovrebbe varare una procedura d'infrazione anche per le "carenze" sull'antiriciclaggio nel settore non finanziario tedesco.

L'atto d'accusa del deputato dei Verdi europei arriva dopo che la Commissione europea ha inviato delle lettere a Romania, Germania e Portogallo, per non aver recepito correttamente la quarta direttiva sul riciclaggio di denaro (Amld4). "Le lacune legislative in un singolo Stato membro interessano l'intera Ue", ha ricordato Bruxelles in un anota. Per questo motivo, "le norme dell'Ue dovrebbero essere efficacemente attuate e monitorate per combattere la criminalità e garantire la protezione del sistema finanziario", conclude la Commissione. 

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