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Sabato, 20 Aprile 2024
Berlino

Obbligo di test anche ai vaccinati: in Germania arriva il 2G plus

Stato e regioni hanno concordato una serie di misure progressive che scatteranno in base ai ricoveri, e non più ai contagi

In Germania il vaccino potrebbe non bastare più per garantirsi l'accesso a bar, ristoranti e altri luoghi pubblici senza doversi sottoporre a un tampone preventivo. È quanto hanno stabilito il governo e le regioni nel mettere a punto il nuovo sistema di restrizioni che scatteranno in caso in un peggioramento della situazione sanitaria, in particolare dei ricoveri. La stessa misura, in base a quanto richiesto dal Parlamento, dovrebbe invece scattare per il personale e i visitatori delle case di cura a prescindere dal livello dei ricoveri.

Dalla Germania, dunque, arriva un primo cambio di passo rispetto agli indirizzi seguiti finora in Europa dai diversi Paesi e rispetto alle regole comuni fissate dalla Commissione europea. La prima novità rispetto, per esempio, al sistema con cui l'Ecdc, il centro europeo per le malattie, valuta ancora la situazione sanitaria nelle diverse regioni Ue, è che il parametro di riferimento per far scattare le restrizioni non è più quello dei contagi, che nel Paese hanno raggiunto livelli record dallo scoppio della pandemia, ma quello dei ricoveri.

In base all'accordo Stato-Regioni, con tre ricoveri ogni 100mila abitanti, solo le persone vaccinate e guarite dal Covid potranno accedere a bar, ristoranti, luoghi di svago, cultura e sport. E' la regola del 2G, che però non varra sotto i 18 anni e potrà essere allentata se l'incidenza scende sotto tre per cinque giorni consecutivi. Con sei ricoveri ogni centomila abitanti, scatta invece il 2G plus, ovvero oltre al vaccino o la guarigione è richiesto anche un test negativo: in sostanza, essere vaccinati non farà più la differenza rispetto a chi non lo è.

Questa nuova previsione mira a evitare la chiusura di scuole e negozi, che potrebbe però scattare se si superano i nove ricoveri ogni 100mila abitanti. Su questo punto, le regioni sono ancora caute, mentre a livello nazionale l'Fdp, il partito liberale che fa parte della coalizione che dovrebbe guidare il Paese nei prossimi anni, si è schierato nettamente contro eventuali nuovi lockdown. Ma la situazione nel Paese è sempre più preoccupante.

I timori maggiori riguardano le terapie intensive, dove l'effetto combinato della carenza di personale e l'aumento dei ricoverati per Covid sta causando una emergenza mai vissuta finora dal Paese. La situazione più preoccupante è al momento in Baviera, dove l'incidenza dei ricoveri è quasi al limite dei 9 casi ogni 100mila abitanti, oltre il quale si rischia un nuovo lockdown. 

 "La situazione attuale è più drammatica di quanto non sia mai stata in Baviera durante l'intera pandemia", ha dichiarato l'amministratore delegato della Società ospedaliera bavarese, Roland Engehausen, come riporta il Der Spiegel. Il numero di pazienti di Covid-19 in terapia intensiva in Baviera aumenta di circa il 30% ogni settimana senza dure contromisure, ha avvertito il dirigente. Nelle cliniche bavaresi anche le operazioni oncologiche dovrebbero essere rimandate a tempo indeterminato per l'attuale situazione. La stragrande maggioranza dei ricoveri in terapia intensiva – secondo Engehausen – sarebbe stata prevenibile attraverso le vaccinazioni.

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