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Martedì, 16 Aprile 2024
Attualità Germania

Nuove restrizioni in vista in Germania per arginare la quinta ondata

Berlino dovrebbe comunicare in giornata le nuove misure per il Capodanno

Tira aria di nuove restrizioni in Germania, e stavolta non solo per i non vaccinati. Il Paese sta affrontando una recrudescenza dell’epidemia, di fronte alla quale il governo sta correndo ai ripari prima che la situazione sfugga di controllo.

Massimo 10 persone per i raduni privati (anche all’esterno), club e discoteche chiusi: queste alcune delle misure, riportate dal Deutsche Welle, che dovrebbero uscire dall’incontro di oggi tra il neo-cancelliere Olaf Scholz e i presidenti dei lander federali.

Capienza ridotta tra il 30% e il 50% per gli eventi sportivi, sia al chiuso che all’aperto, mentre i grandi eventi dovranno rinunciare agli spettatori o venire cancellati. Se approvate, le norme entreranno in vigore a partire dal prossimo 28 dicembre: non in tempo per Natale, dunque, ma appena prima di capodanno. Secondo la bozza ottenuta dal quotidiano, aziende e organizzazioni colpite dalle restrizioni avranno accesso ad aiuti finanziari.

Le restrizioni si applicheranno, pare, a tutti i cittadini, a prescindere dal fatto che siano vaccinati o meno (o guariti dal Covid-19), anche se potrebbero esserci regole più stringenti per chi non si è ancora immunizzato. La cosiddetta “regola 2G” (che, come per il “super green pass” italiano, consente l’accesso ai luoghi pubblici solo a chi è vaccinato o guarito) rimarrà comunque in piedi.

Berlino ha deciso per la linea del rigore, ora che i casi stanno risalendo come nel resto d’Europa. Il nuovo ministro alla Salute, Karl Lauterbach, ha parlato di una “quinta ondata massiccia” di contagi, con i ricoveri in terapia intensiva in aumento. Nel Paese si è iniziato a parlare di vaccinazione obbligatoria dal prossimo anno, forse a febbraio, per dare energia alla campagna d’immunizzazione nazionale (per ora sono vaccinati appena 7 tedeschi su 10).

Ma il dibattito politico è tutt’altro che unanime: nello stesso partito socialdemocratico (Spd) del cancelliere Scholz, ad esempio, si confrontano posizioni opposte circa la proposta di un “registro vaccinale” per i cittadini. Mentre Bärbel Bas, presidente del Parlamento, si è detto favorevole, il segretario dell’Spd Kevin Kühnert è preoccupato per il “pericolo fondamentale che una mossa del genere possa aprire la porta a ulteriori accessi ai dati” dei cittadini.

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