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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Al gay pride con l'effige della Madonna con un'aureola arcobaleno, ora rischiano il carcere

In Polonia tre attiviste Lgbt+ potrebbero essere condannate a due anni per aver "offeso le convinzioni religiose". Amnesty e altre organizzazioni chiedono di far cadere le accuse: "Difendere la libertà di espressione"

Sono accusati di aver “offeso le convinzioni religiose” per aver esposto, in maniera provocatoria, un'immagine della Madonna con un'aurea arcobaleno al gay pride. Adesso tre attiviste Lgbt+ rischiano in Polonia fino a due anni di carcere. Il fatto risale al 2019 ma il processo dovrebbe iniziare domani e alla sbarra andranno Elżbieta, Anna e Joanna, come denuncia l'organizzazione per i diritti della comunità omosessuale ILGA-Europe.

L'arresto

La polizia ha arrestato Elżbieta al suo ritorno nel paese dopo un viaggio all'estero con Amnesty International. Un'indagine ufficiale è stata quindi avviata nel maggio 2019, con il risultato che tutte e tre le donne sono state incriminate nel luglio 2020. Il processo avrebbe dovuto iniziare a novembre ma è stato rinviato a mercoledì 13 gennaio, da allora ha attirato l'attenzione di tutto il mondo, con una coalizione di organizzazioni per i diritti umani, tra cui ILGA-Europe e Amnesty International, che si sono riunite per chiedere alle autorità polacche di abbandonare il accuse e consentire alle tre donne di esercitare il loro diritto all'“attivismo pacifico” e alla “libertà di espressione”. Come riporta l'Independent le tre donne sotto processo sono state tutte accusate di "aver offeso le convinzioni religiose", ai sensi dell'articolo 196 del codice penale polacco, che afferma che "chiunque sia ritenuto colpevole di aver offeso intenzionalmente i sentimenti religiosi attraverso la calunnia pubblica di un oggetto o luogo di culto è passibile di una multa, una restrizione alla libertà o della reclusione per un massimo di due anni ”. Questo per aver mostrato l'effige provocatoria, che nella manifestazioni tra l'altro non era stata esposta solo da loro.

Libertà di espressione

Per le organizzazioni dei diritti umani "avere, creare o distribuire poster come quelli raffiguranti la Vergine Maria con un'aureola arcobaleno non dovrebbe essere un reato ed è un atto protetto dal diritto alla libertà di espressione". Secondo le associazioni l'articolo 196 del codice penale "impone restrizioni indebite al diritto alla libertà di espressione", consentendo alle autorità di "perseguire e criminalizzare individui per il diritto di espressione che deve essere protetto". Per questo circa 140mila persone hanno aderito a una campagna internazionale che esorta il procuratore generale della Polonia a ritirare le "accuse infondate" contro Elżbieta, Anna e Joanna.

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