La Francia toglie l'obbligo di mascherine all'aperto
Parigi allenta una serie di misure anti-Covid, ma Macron avverte: "Restiamo vigili, perché la pressione degli ospedali rimane alta"
Niente più mascherine all'aperto da oggi in Francia, che ha deciso di allentare le restrizioni introdotte per contenere la diffusione del coronavirus. Revocati anche i limiti di presenze nelle sale dei concerti e agli eventi sportivi, mentre il lavoro da casa non è più obbligatorio, anche se resta raccomandato. La Francia segue così l'Inghilterra e la Danimarca nella revoca delle restrizioni nonostante restino alti i contagi.
Grazie al nuovo pass vaccinale, che ha sostituito il vecchio pass sanitario, "a febbraio saremo in grado di revocare la maggior parte delle restrizioni adottate per arginare l'epidemia", aveva promesso il premier Jean Castex qualche giorno fa. Parigi ha già previsto un secondo pacchetto di misure anti-Covid che verranno rimosse a partire dal 16 febbraio: la riapertura dei nightclub chiusi da dicembre, la possibilità per i concerti di tornare a ospitare il pubblico in piedi, e il ritorno della consumazione al bancone.
Agli occhi delle autorità francesi, la minaccia dovuta a Omicron è ormai limitata in quanto meno pericolosa delle precedenti varianti, sebbene molto più contagiosa. "Negli ultimi giorni abbiamo assistito a un'inversione di tendenza ancora fragile, con meno casi dichiarati ogni giorno rispetto a sette giorni prima", ha dichiarato martedì il portavoce del governo Gabriel Attal a France Info. Un “segnale molto incoraggiante”, ha aggiunto, invitando però a “rimanere prudenti”, in particolare per via della sottovariante di Omicron, “BA.2, molto contagiosa” che sembra aver ritardato il picco delle contaminazioni in altri Paesi.
Anche il presidente Emmanuel Macron ha invitato i cittadini a restare "vigili, perché la pressione degli ospedali rimane alta", ha detto in un'intervista a La Voix du Nord: “Chi pensa che l'epidemia è finita, sbaglia”, ha aggiunto. PerJean-François Delfraissy, presidente del consiglio scientifico del governo, seguire completamente l'esempio di Danimarca e Regno Unito, che hanno di fatto revocato la stragrande maggioranza delle restrizioni anti-Covid, non è ancora possibile perché la Francia ha un tasso di occupazione degli ospedali ancora trippo alto rispetto a quei Paesi.
Tra i medici francesi non sono mancate le critiche: per Djillali Annane, capo del reparto di terapia intensiva dell'ospedale Raymond-Poincaré di Garches (Hauts-de-Seine), "la circolazione del virus resta estremamente elevata ed è probabile che la revoca dei vincoli aumenterà ulteriormente il numero delle contaminazioni da Covid-19 e quindi le forme gravi della malattia”, spiega all'Afp.