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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Polizia carica migranti e giornalisti a Parigi. L'Ue apre indagine su legge di Macron pro-agenti

Lo stesso ministro dell'Interno ha definito le immagini dell'accaduto "scioccanti". Bruxelles vuole vederci chiaro sul provvedimento che vieterebbe di riprendere gli interventi delle forze dell'ordine durante le manifestazioni

Stanno destando non poca indignazione le immagini dello "scandaloso" uso della forza da parte della polizia francese a Parigi. Le forze dell'ordine dopo aver lanciato lacrimogeni hanno sgomberato un campo a Place de la Republique con circa 500 tende, improvvisato da migranti senza tetto e volontari che chiedevano un alloggio per queste persone. Diverse persone sono state prese a manganellate, a tra loro anche un giornalista, Remy Busine, che stava solo documentando l'accaduto.

"L'ho trovato scandaloso, allucinante, delle persone occupano pacificamente un posto con le tende solo perché hanno un problema abitativo, non fanno del male a nessuno, e non solo non c'è soluzione di ricollocazione ma c'è un intervento che è totalmente sproporzionato ", ha attaccato il leader della Confédération française démocratique du travail, Laurent Berger. Il ministro dell'Interno, Gerald Darmanin, ha ammesso che le immagini dello sgombero sono "scioccanti" e ha chiesto al capo della polizia parigina di fargli "rapporto dettagliato" sull'accaduto "entro 48 ore". "Prenderò delle decisioni non appena lo riceverò", ha poi assicurato il ministro su Twitter.

I controverso disegno di legge

Il governo francese è già al centro di diverse critiche per la nuova legge sulla sicurezza voluto dal presidente Emmanuel Macron che l'opposizione ritiene eroda la possibilità di punire gli agenti colpevoli di abusi, perché limita la pubblicazione di foto e video con i volti dei poliziotti. Il voto alla camera bassa del Parlamento sulla proposta di legge è previsto oggi e l'iniziativa ha trovato forte critiche dai sindacati della stampa, secondo i quali si darà in questo modo luce verde alla polizia per evitare che i giornalisti facciano il loro lavoro, documentando abusi.

I dubbi della Commissione

E sulla questione è intervenuta la stessa Commissione europea che ha garantito che controllerà la legge da molto vicino, per assicurarsi che non violi le disposizioni del diritto comunitario. I giornalisti dovrebbero essere in grado di "svolgere il proprio lavoro liberamente e in piena sicurezza", ha affermato ieri Christian Wigand, portavoce dell'esecutivo di Bruxelles per le questioni relative alla giustizia e allo stato di diritto, aggiungendo anche che "in un periodo di crisi, è più importante che mai che i giornalisti possano svolgere il proprio lavoro liberamente e in piena sicurezza”, e assicurando che “la Commissione controllerà la bozza finale per assicurarsi che sia in linea con la legge europea". Questo perché, ha continuato, "quando gli Stati membri redigono la legislazione sulla sicurezza, devono rispettare il principio di proporzionalità" tra sicurezza e libertà civili, ha affermato Wigand.

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