rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Crisi del gas

Macron dice no al maxi gasdotto anti-Putin tra Spagna e Germania

Berlino chiede la realizzazione del MidCat, che permetterebbe a Madrid di fornire gas direttamente alle imprese tedesche e ridurre la dipendenza dalla Russia

Nonostante gli appelli del governo francese a reagire con “solidarietà europea e sobrietà energetica” allo stop del gas dalla Russia, Parigi continua ad opporsi al progetto di gasdotto che - collegando la penisola iberica con l’Europa centrale - potrebbe salvare la Germania. Il tema del gasdotto MidCat, così si chiama il vecchio progetto tornato in auge negli ultimi tempi, non è infatti emerso al termine del Consiglio di difesa del governo francese presieduto dal capo di Stato Emmanuel Macron. 

Al termine dell’incontro, Agnes Pannier-Runacher, ministra della Transizione energetica, ha dichiarato che la Francia potrebbe “evitare misure vincolanti” grazie alla “sobrietà e alla solidarietà europea”. “Se la situazione si fa grave, abbiamo attivato tutte le leve a nostra disposizione per prepararci all’inverno", ha aggiunto la ministra in una nota. La dichiarazione del governo di Parigi include anche una frase sibillina: “Il Consiglio ha esaminato più in particolare le relazioni con la Germania e la Spagna” con i quali “abbiamo importanti scambi di gas ed elettricità” e “abbiamo concluso che questa solidarietà reciproca dovrebbe essere rafforzata da questo inverno”.

Nelle dichiarazioni del governo francese manca però ogni riferimento al gasdotto MidCat che, secondo i piani originari, avrebbe dovuto portare il gas dal Portogallo e dalla Spagna alla Germania passando per la Francia. Lanciato nel 2013, il piano attirò subito le critiche dei gruppi ambientalisti prima di essere abbandonato nel 2019. Nelle ultime settimane, dopo lo stop prima parziale e poi totale alle forniture di metano dalla Russia alla Germania attraverso il gasdotto Nord Stream, il governo di Berlino è tornato a chiedere a gran voce di avviare i lavori per la maxi condotta del gas voluta sia dagli iberici, che potrebbero così vendere energia direttamente alle aziende tedesche, che dalla Germania, che si garantirebbe così un nuovo canale sicuro di approvvigionamento energetico. 

Spagna e Portogallo in soccorso della Germania: "Pronti a costruire un nuovo gasdotto"

A mettersi di traverso è il governo di Parigi. Finora l’Eliseo ha preferito tacere anziché esplicitare la propria contrarietà, ma fonti dell’esecutivo d'oltralpe hanno ‘scoraggiato’ la spinta per il progetto negando che il nuovo gasdotto si potrebbe realizzare in pochi mesi e sostenendo che, anzi, ci vorrebbero anni prima di vederlo in funzione. Thierry Bros, professore alla Science Po di Parigi, recentemente ha affermato che il progetto andrebbe principalmente a beneficio della Germania e che non c'è motivo per cui francesi e spagnoli debbano pagare per la sua realizzazione. Al netto della questione dei costi, altri osservatori hanno fatto notare che, col nuovo gasdotto, Berlino sarebbe il principale ‘vincitore’, mentre la Francia non ha alcun interesse a costruirlo né a farlo passare per il proprio territorio, essendo un Paese produttore di energia nucleare. Di qui la contrarietà, non proprio ‘solidale’, di Parigi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Macron dice no al maxi gasdotto anti-Putin tra Spagna e Germania

Today è in caricamento