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Giovedì, 25 Aprile 2024
La guerra / Francia

La Francia risponde a Putin: nuove truppe, aerei e carri armati nell'Est Europa

Parigi ha annunciato il rafforzamento della sua presenza in Romania, Lituania e Estonia per "migliorare la nostra posizione difensiva" in caso di attacco russo.

La Francia ha deciso di rafforzare la sua presenza militare nell'Europa dell'Est, schierando nelle prossime settimane nuovi carri armati e veicoli blindati in Romania e inviando truppe in Estonia e aerei in Lituania. Lo ha annunciato il ministro delle Forze armate, Sébastien Lecornu. 

Intervenendo in commissione Difesa al Senato, Lecornu ha spiegato che la decisione è stata presa "considerando la situazione sul fianco orientale della Nato e la violenza dei combattimenti in Ucraina" allo scopo di "migliorare la nostra posizione difensiva" in caso di attacco russo. Lo sforzo più significativo riguarda la Romania, dove Parigi aveva già inviato 500 soldati dall'inizio della guerra, seguiti da un centinaio di aviatori che si stanno occupando di un sistema di difesa antimissilistico a medio raggio, il Mamba, nel mar Nero, non lontano dalla strategica Isola dei Serpenti.

A questa missione, chiamata "Aigle", la Francia aggregherà a breve una compagnia rinforzata di 12 veicoli corazzati da combattimento per la fanteria e uno squadrone di una dozzina di carri armati Leclerc, scrive Le Monde. Al seguito, ci saranno circa 200 soldati in più rispetto a quelli attuali. In Romania, la Francia ha il ruolo di coordinatrice delle operazioni Nato, e guida i militari di altri Paesi alleati, principalmente del Belgio e dei Paesi Bassi, oltre ai 3mila soldati Usa della base di Constanza, affacciata sempre sul mar Nero. I francesi risiedono principalmente a Cincu, una cittadina della Romania centrale, dove in primavera è stata frettolosamente ampliata una piccola base militare. 

Il rafforzamento della presenza militare francese avverrà anche al confine baltico con la Russia: in Estonia saranno inviate nuove truppe, che si aggiungeranno ai 350 soldati già di stanza nel Paese. In Lituania, invece, saranno dispiegati "aerei da combattimento Rafale", ha spiegato Lecornu. Entrambi questi dispiegamenti di forze  avverranno nel 2023, mentre in Romania i tempi saranno più rapidi. Lecornu ha anche annunciato una spesa di 2 miliardi di euro per nuove munizioni, circa 500 milioni di euro in più rispetto a quanto investito nel 2021.

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