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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Lo scandalo / Regno Unito

Studentesse in topless e che fingono di masturbarsi per "foto d'arte", bandita professoressa

Le giovani, tutte sotto i 15 anni, erano state messe in contatto dall'insegnante con un fotografo specializzato in "pose suggestive" per un progetto scolastico

Ha invitato le sue studentesse, di meno di 15 anni, a posare praticamente nude e anche a simulare atti di autoerotismo per un progetto scolastico. Per questa ragione la 41enne Emma Wight, una professoressa di una scuola inglese, l'Huxlow Science College nel Northamptonshire, è stata bandita dalla professione a tempo indeterminato, anche se lei si difende affermando che si trattava esclusivamente di scatti artistici e che nulla avevano di sessuale.

"Ho subito una profonda ingiustizia, ma non farò appello perché non desidero più ricevere lezione. Ho scritto al mio parlamentare, al sindacato e al ministro dell'Istruzione in merito a questa vicenda. Sono una brava persona, non come mi dipingono”, ha detto al tabloid The Sun, definendo i suoi studenti “meravigliosi”. La donna era stata segnalata alla Teaching Regulation Agency (Tra) nel 2018 dopo che il portfolio del lavoro degli adolescenti era stato trovato, e l'ente regolatorio aveva stabilito che la classe aveva infranto le regole di salvaguardia e ha ordinato il suo licenziamento. Ora a distanza di anni è arrivando il bando totale dall'insegnamento a tempo indeterminato, bando contro cui l'insegnante non potrà fare appello per i prossimi due anni.

Il Tra ha sostenuto che la professoressa d'arte aveva invitato un fotografo specializzato in "pose suggestive" a parlare con gli studenti senza dirlo ai genitori o ai superiori. In seguito le giovani per un progetto fotografico richiesto dalla insegnante avevano fatto scatti che le riprendevano "in posa con la mano dentro le mutande o che simulavano la masturbazione", afferma il report dell'organismo. Le immagini mostravano le giovani in posa solo in mutande, mentre tenevano in mano sigarette e alcolici e con le mani, le bottiglie o le lattine coprivano seni altrimenti nudi.

La professoressa ha sostenuto di aver detto alle studenti che il fatto che lei le avesse messe in contatto con quel fotografo, non significava che avrebbero dovuto creare un lavoro simile simile al suo, aggiungendo anche di non considerare le opere di quell'artista di natura sessuale, ma ha riconosciuto che, con il senno di poi, avrebbe dovuto dire alle alunne che le loro fotografie non erano appropriate per la loro età.

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