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Sabato, 20 Aprile 2024
La scelta / Finlandia

La Finlandia rinuncia alla centrale nucleare, doveva costruirla la russa Rosatom

La guerra un Ucraina “ha aggravato i rischi” del progetto. Il governo aveva detto che sarebbe stato "impossibile" dare il permesso alla costruzione vista la presenza di una controllata di Mosca

La Finlandia rinuncia alla costruzione di una nuova centrale nucleare perché avrebbe dovuto essere costruita dal gruppo russo Rosatom. La società energetica Fennovoima ha cancellato l'azienda di Stato russa per la realizzazione di Hanhikivi 1, un impianto pensato per fornire circa il 10% della domanda elettrica della nazione. “La guerra in Ucraina ha aggravato i rischi del progetto” che dovrebbe essere costruito a Pyhajoki sulle sponde del Mar Baltico, ha spiegato il consorzio lamentando anche i “significativi ritardi e l'incapacità'' di Rosatom “di portare a termine” quanto concordato.

L'impianto è stato commissionato da Fennovoima, un consorzio composto per due terzi da aziende finlandesi e per un terzo dalla sussidiaria di Rosatom, Raos Voima. Il governo di Helsinki aveva approvato il coinvolgimento dell'azienda russa nel 2014, l'anno dell'annessione della Crimea da parte di Mosca, cosa che ha creato alcuni imbarazzi. Dopo l'invasione russa dell'Ucraina a febbraio il ministro degli Affari economici, Mika Lintila, ha ripetutamente affermato che sarebbe stato "assolutamente impossibile" per il governo concedere un permesso di costruzione. Non si sa se ora la direzione di Fennovoima cercherà un altro partner per completare la centrale. Il costo della struttura pianificata era inizialmente fissato a 7,5 miliardi di euro il consorzio avrebbe già speso 600-700 milioni di euro per la struttura. Rosatom ha anche una filiale a Parigi a diversi progetti nelle centrali nucleari nazionali attraverso l'Edf, azienda parzialmente di proprietà statale.

A marzo in Finlandia era entrato in funzione il terzo reattore dell'impianto di Olkiluoto, che è stato inaugurato con ben 13 anni di ritardo rispetto ai tempi inizialmente previsti. Dovrebbe soddisfare il 14 per cento della domanda di elettricità della Finlandia, riducendo la necessità di importazioni da Russia, Svezia e Norvegia. La nazione condivide un confine di 1.300 chilometri con la Russia, e il conflitto scatenato da Vladimir Putin l'ha, insieme alla vicina Svezia a decidere di aderire alla Nato, e la domanda ufficiale dovrebbe arrivare a breve.

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