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Giovedì, 25 Aprile 2024
La decisione / Finlandia

I finlandesi vogliono entrare nella Nato, e il governo manda armi all’Ucraina

Secondo un sondaggio la maggioranza dei cittadini adesso crede nell'ingresso nell'Alleanza Atlantica, una cosa che per Mosca avrebbe "conseguenze gravi"

L’attacco russo degli ultimi giorni ha fatto aumentare il numero dei finlandesi favorevoli all'ingresso della nazione nella Nato, mentre la premier Sanna Marin ha preso la storica decisione di inviare armi all'Ucraina, per aiutare il Paese a contrastare l'invasione russa. Secondo un recente sondaggio il 53% degli abitanti del Paese scandinavo è a favore di un ingresso nell'Alleanza Atlantica, mentre solo il 28% si è detto contrario ed un 19% è indeciso.

"È un cambiamento storico per quel che riguarda l'atteggiamento dei finlandesi a proposito di un'adesione alla Nato", ha sottolineato l'emittente pubblica Yle. È la prima volta che la maggioranza di finlandesi si esprime in questi termini: nel 2017, solo il 19% degli interpellati si diceva d'accordo con un ipotetico ingresso della Finlandia nell’Alleanza. E una petizione in favore all’adesione ha superato la soglia necessaria di 50 mila firme, e sarà dunque presentata in Parlamento dove verrà discussa. Il tema è molto delicato, visto che l'espansione ad est della Nato è da anni motivo di frizione con la Russia, che denuncia di sentirsi accerchiata, ed è una delle ragioni addotte da Putin per motivare l'invasione dell'Ucraina. Pochi giorni fa una portavoce del governo di Mosca aveva parlato di "gravi conseguenze militari e politiche" se il Paese, che condivide con la Russia una frontiera lunga 1.300 chilometri, dovesse entrare nell'Alleanza.

L'invasione russa in Ucraina: ultime notizie in diretta

Helsinki proprio ieri ha preso la decisione "storica" di fornire armi all'Ucraina dopo l'invasione decisa da Vladimir Putin. La situazione nel Paese ex sovietico “è estremamente difficile a causa dell'attacco militare della Russia, e c'è necessità immediata di materiale di difesa", ha annunciato la premier Sanna Marin, mentre il ministro della Difesa Antti Kaikkonen ha precisato che verranno inviati 22.500 fucili d'assalto, 150mila caricatori, 1500 mine anticarro e 70mila razioni di combattimento. Questi armamenti si aggiungono a l'invio che era stato già deciso di giubbotti antiproiettile, elmetti e materiale di primo soccorso.

La decisione della Finlandia segue quella della Svezia, altro Paese confinante con la Russia, che domenica 27 febbraio ha rotto una tradizione pluridecennale per la quale non inviava attrezzature militari a Paesi in guerra, spedendo 5mila armi anticarro al Paese sotto attacco. L'ultima volta che una cosa del genere successe fu nel 1939 quando la Svezia mandò armi proprio alla Finlandia invasa dall'Urss. La decisione è stata resa nota dal primo ministro svedese Magdalena Andersson, che ha reso pubblica una lista che l’Ucraina aveva in precedenza inviato alla Svezia con l'equipaggiamento che desiderava.

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