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Giovedì, 25 Aprile 2024
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La Finanza non può sequestrare documenti di una Banca di Stato perché sono “archivi della Bce”

I giudici europei hanno condannato le autorità slovene per la perquisizione e il sequestro di documenti dell'allora governatore dell'istituto. L'episodio risale al 2016, quando Mario Draghi e Jean-Claude Juncker si attivarono subito per proteggere il banchiere sloveno

Le autorità non possono perquisire le sedi o sequestrare i documenti di una banca centrale di Stato perché va contro “il principio dell’inviolabilità degli archivi dell'Unione europea”. A stabilirlo è una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea che ha condannato il comportamento delle autorità slovene che nel 2016 hanno proceduto alla perquisizione e al sequestro di documenti cartacei ed elettronici nei locali della Banka Slovenije, la Banca centrale della Slovenia. 

Il caso 

Perché l’operazione di controllo fosse regolare, le autorità di Lubiana avrebbero dovuto far partecipare la Banca centrale europea dal momento che l'allora governatore della banca Bostjan Jazbec sedeva nel Consiglio direttivo dell’Eurotower. Jazbec era sotto indagine per un sospetto abuso di potere durante la crisi finanziaria del 2013. Il caso, all’epoca dei fatti aveva destato un certo scalpore. L'allora presidente della Bce Mario Draghi aveva infatti scritto subito alle autorità slovene e si era mossa anche la Commissione europea allora guidata dal lussemburghese Jean-Claude Juncker. Quest’ultimo aveva trascinato la Slovenia di fronte ai giudici Ue che questa settimana hanno emesso la sentenza che dà torto alla autorità di Lubiana. 

La sentenza

La Corte Ue nella sua decisione ricorda che, poiché la Bce è un'istituzione Ue, “il principio dell'inviolabilità degli archivi dell'Unione si applica ai suoi archivi” che comprendono anche “gli archivi di un'istituzione dell'Unione come la Bce anche se essi sono conservati in luoghi diversi dagli edifici e dai locali dell'Unione medesima”. Un principio che si applica anche alle banche centrali nazionali. 

Le conseguenze

Per i giudici europei, non avendo “debitamente collaborato” con la Bce per eliminare le conseguenze illecite del proprio inadempimento, Lubiana ha anche “disatteso l'obbligo di leale cooperazione nei confronti dell’Unione”. L’indagine non ha però rovinato la carriera del diretto interessato. Bostjan Jazbec nel marzo 2018 è infatti diventato membro del consiglio di amministrazione del Single Resolution Board, agenzia Ue che si occupa dell’Unione bancaria, e oggi è il direttore della pianificazione delle operazioni di risoluzione.

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