rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Guerra Russia-Ucraina

Anche la fidanzata di Putin colpita dalle sanzioni Ue

Dopo il patriarca Kirill di Mosca, finisce nel mirino di Bruxelles l’ex ginnasta Alina Kabaeva. La donna avrebbe una relazione con il presidente russo, anche se il Cremlino non ha mai confermato il legame sentimentale tra i due

La relazione amorosa tra il presidente russo Vladimir Putin e l’ex ginnasta Alina Kabaeva, seppure mai ammessa pubblicamente, è ormai nota a tutti. Anche ai ventisette ambasciatori dell’Unione europea che domani dovrebbero sanzionare la donna oggi presiede del National Media Group e dunque "strettamente vicina" al presidente russo. I primi a riportare la notizia, già confermata da diverse fonti diplomatiche, sono stati i giornalisti dell’agenzia Bloomberg che hanno avuto accesso al documento che mette Kabaeva nella ‘lista nera’ dell’Ue, nella quale ci sarà anche il patriarca ortodosso Kirill di Mosca.

Il Cremlino ha più volte smentito le notizie secondo cui Putin sarebbe legato sentimentalmente con Kabaeva. Ma, secondo le indiscrezioni, la donna e il presidente russo avrebbero avuto due figli negli ultimi sette anni. Kabaeva, medaglia d’oro olimpica in ginnastica ritmica, è stata anche deputata alla Duma, il Parlamento russo, dal 2007 al 2014. Esponente di Russia Unita, il partito di Putin, nel 2014 ha lasciato la politica per assumere la presidenza del consiglio d’amministrazione del National Media Group, importante holding del settore dell’informazione televisiva russa. Proprio quest’ultimo incarico potrebbe ora convincere l’Ue a sanzionarla.

“Vieteremo le nostre onde radio a tre grandi emittenti statali russe”, ha annunciato ieri la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, senza precisare quali canali saranno colpiti. Di certo i tre destinatari del provvedimento "non saranno più autorizzati a distribuire i loro contenuti nell'Ue in qualsiasi forma, sia via cavo che via satellite o su Internet o tramite app per smartphone”. “Abbiamo identificato questi canali tv come portavoce, che amplificano le bugie e la propaganda di Putin in modo aggressivo”. Perciò “non dovremmo più dare loro un palcoscenico per diffondere queste bugie”. Infine, “il Cremlino si affida a contabili, consulenti e spin-doctor dall'Europa. E questo ora si fermerà. Stiamo vietando la fornitura di tali servizi alle società russe”, ha concluso von der Leyen.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Anche la fidanzata di Putin colpita dalle sanzioni Ue

Today è in caricamento