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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Festa in casa con 14 persone: calciatore belga condannato a un mese di prigione

Si tratta di Tuur Dierckx, attaccante del K.V.C. Westerlo. All’arrivo delle forze dell’ordine, gli invitati hanno continuato ad abbracciarsi, baciarsi e stringersi la mano, come se la pandemia non esistesse

Il tribunale di Anversa ha condannato il calciatore Tuur Dierckx, attaccante del K.V.C. Westerlo (squadra che milita nella serie B belga), a un mese di prigione e al pagamento di una multa da 800 euro per aver organizzato, in barba alle regole sul distanziamento sociale, una festa nel suo appartamento lo scorso 13 dicembre. All’arrivo della polizia nella casa di Dierckx c’erano 15 persone, compreso il calciatore, che, secondo i presenti, non hanno mostrato alcun segno di pentimento per aver infranto la regole del Belgio, che in quel periodo permettevano all’attaccante di ospitare al massimo un’altra persona. Secondo il pubblico ministero, gli invitati hanno invece continuato ad abbracciarsi, baciarsi e stringersi la mano di fronte alle forze dell’ordine, come se la pandemia non esistesse.

Cinque calciatori alla festa fuorilegge

Una reazione che ha evidentemente inciso sulla severa punizione inflitta anche a ciascuno dei quattordici ospiti, tutti multati con importi che variano dai 400 ai 600 euro a testa. Intorno alle 4,30 del mattino, riferisce il sito di notizie rtbf.be, un residente infastidito dagli schiamazzi notturni della festa ha chiamato la polizia di Anversa. Oltre al giocatore del Westerlo, erano presenti alla festa altri quattro calciatori professionisti: tre dell'SK Deinze e un compagno di squadra di Dierckx. 

Le scuse e la condanna

Durante il processo, gli avvocati dei calciatori hanno chiesto ai giudici di considerare che le persone presenti alla festa facevano parte di una ‘bolla’ sociale con i loro compagni di squadra, allenatori e staff del club, tutte persone che fanno spesso il tampone. Durante un’udienza, il calciatore ha riferito di rendersi conto di aver commesso un grave errore e si è scusato per il suo atteggiamento. Il tribunale lo ha comunque condannato a un mese di prigione, oltre alla multa. La stampa belga ritiene improbabile che il giocatore faccia appello contro la sentenza di primo grado.

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