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Giovedì, 28 Marzo 2024
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"L'Italia lascerà l'Ue", la profezia di Farage

Il leader del Brexit party lascia il Parlamento europeo dopo 21 anni. E attacca gli ex alleati del M5s: "Mi sono ispirato a Grillo e Casaleggio, ma che brutta fine che hanno fatto"

La Brexit "è la cosa più importante da quando Enrico VIII ci ha portati via dalla Chiesa di Roma. Lui ci ha separati dalla Chiesa di Roma, noi lasciamo il Trattato di Roma. E' una strada senza ritorno". Nella sua ultima settimana da deputato del Parlamento europeo, in cui siede ininterrottamente dal 1999, Nigel Farage si lascia andare ad arditi paralleli storici per celebrare la battaglia di una vita, quella per portare il Regno Unito fuori dall'Ue. E lancia una profezia: "Il prossimo Paese ad uscire sarà l'Italia".

Secondo il leader del Brexit party, a determinare una eventuale Italexit potrebbe essere una nuova crisi finanziaria. "La prossima crisi bancaria e dell'euro che ci sarà, sarà molto difficile da sopportare per gli italiani", ha spiegato. La Brexit, per il deputato britannico, è "l'inizio di una completa riconfigurazione dell'Europa", che potrebbe portare fuori dall'Ue anche Polonia e Danimarca. 

Profezie a parte, Farage si gode il momento storico. E in attesa che il Parlamento europeo metta l'ultima firma sull'accordo sulla Brexit, che scatterà il 31 gennaio, si concede qualche riflessione sugli ex alleati del Movimento 5 stelle, da cui dice di aver tratto ispirazione, almeno nei primi anni di vita del Movimento: "Mi sono ispirato al nuovo modo di fare politica" e al "modello" di Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo, "il fatto di comunicare online direttamente con i membri e i sostenitori" e "di sondare le loro opinioni. Penso che questi due siano stati dei geni", ha detto. Niente a che vedere con la dirigenza attuale: "E' triste vedere dove sono adesso i 5 Stelle".

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