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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il blitz

La banca europea della droga: così i narcos sfuggono (legalmente) ai tracciamenti elettronici

Un'operazione dell'Europol tra la Spagna e la Germania ha fatto luce sugli "hawala", sistemi di pagamento usati da secoli e basati sull'onore

La guardia civile spagnola, in collaborazione con la polizia tedesca e l’Europol, ha smantellato un massiccio giro di criminalità organizzata che forniva servizi finanziari ai narcotrafficanti. Il modus operandi utilizzato consisteva nello spostare grandi quantità di denaro contante attraverso un sofisticato sistema bancario clandestino. I narcos potevano effettuare pagamenti, ricevere fondi e persino riciclare i loro proventi attraverso questa rete finanziaria strutturata a livello internazionale,e tollerata di fatto in Europa e in altre parti del mondo.

Cosa sono gli hawala

Per finanziare la rete, disponevano di una struttura che fungeva da banca della droga con sede a Malaga e Madrid, utilizzata dall'organizzazione per trasferire denaro con il sistema Hawala. "Hawala" in arabo significa "trasferimento" ed è un sistema informale nato e utilizzato in India e in Medio Oriente da secoli. Le persone che utilizzano il sistema depositano i contanti presso un partecipante alla rete, o hawaladar, in un determinato Paese. Poi, un altro operatore preleva l'importo equivalente altrove e lo trasmette al destinatario finale. Sono molto diffusi tra le imprese di import/export. La principale caratteristica è che le transazioni si basano sull'onore e non prevedono trasferimenti elettronici delle somme. 

Gli hawaladar applicano una commissione, in genere più conveniente rispetto alle spese di trasferimento e di altre commissioni che una banca “tradizionele” potrebbe addebitare. I trasferimenti Hawala presentano anche una serie di altri vantaggi: i partecipanti non devono aprire un conto bancario o lasciare una traccia elettronica (in nessuna fase il denaro attraversa effettivamente i confini internazionali) e le transazioni tendono a essere molto più rapide e meno burocratiche dei trasferimenti bancari internazionali. In compenso, i rischi sono maggiori, poiché il sistema si basa sulla fiducia tra il cliente e l'hawaladar e tra gli hawaladar dei diversi Paesi.

Nonostante la possibilità per gli hawaladar di essere registrati e autorizzati ai sensi della direttiva Ue sui servizi di pagamento, gli hawala scelgono di effettuare tali trasferimenti al di fuori del sistema bancario convenzionale e senza un'adeguata autorizzazione, con la conseguenza che non sono soggetti alle norme antiriciclaggio o alle pratiche di due diligence. L'implementazione di normative più severe in materia di antiriciclaggio nelle istituzioni finanziarie tradizionali ha reso questi tipi di sistemi sempre più sempre più attraenti per i gruppi della criminalità organizzata.

I membri della diaspora e delle comunità di migranti utilizzano ampiamente gli hawala, o sistemi simili, per inviare rimesse legittime ai loro Paesi d'origine. Tuttavia, questi sono spesso utilizzati anche da gruppi criminali per rimesse illegittime, ovvero per trasferire grandi quantità di proventi criminali o per riciclarli. Come riporta un report redatto dal Consiglio europeo, che mette in allarme sull’utilizzo di questi sistemi, nella maggior parte degli Stati membri, gli hawala sono una "attività tollerata, priva di supervisione”. 

La rete spagnola

La banda smantellata dalle autorità spagnole utilizzava come “copertura” esercizi commerciali legati a persone di origine asiatica situati nella provincia di Malaga e altri residenti a Madrid. Gli individui coinvolti nella rete ritiravano il contante fisico direttamente dalle organizzazioni criminali. Una volta raccolto dai "corrieri", il denaro veniva trasportato in veicoli con sofisticati doppi fondi ad apertura idraulica fino al "pagamento" delle partite di droga direttamente ai "fornitori". Per la raccolta e la consegna del denaro sono state utilizzate password stabilite in precedenza. Successivamente, le partite di droga venivano trasportate settimanalmente in Germania con società di trasporto di copertura situate nella provincia di Saragozza. Per farlo, utilizzavano grandi camion merci internazionali o caravan, fingendo di essere attività turistiche.

Come riporta in una nota il ministero degli Interni spagnolo l'operazione Schuld, che ha permesso lo smantellamento della banda criminale, è iniziata alla fine del 2021. Gli investigatori hanno identificato una persona di origine marocchina, delegata della rete criminale. Attraverso le intercettazioni, si è scoperto che questa persona riceveva istruzioni sotto la supervisione della Germania. L’uomo era anche incaricato di gestire i movimenti di denaro e regolare il flusso di partite di marijuana e hashish dalla Spagna alla Germania. L'organizzazione era strutturata in una rete complessa suddivisa in livelli con un ruolo criminale definito, con un quartier generale e una leadership esercitata da Amburgo (Germania) mentre la rete di approvvigionamento di hashish e marijuana si trovava nelle province di Malaga e Granada. Durante l'operazione sono state effettuate 50 perquisizioni domiciliari e sono stati sequestrati 650 chilogrammi di marijuana, 51 chili di hashish, 4,2 milioni di euro in contanti, 26 veicoli e armi.

La Spagna, insieme a Belgio e Olanda, è considerata una delle porte principali della droga in Europa. 

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