rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Protezione civile

L'Europa fa incetta di scorte contro attacchi nucleari e biologici

L'Ue ha creato quattro riserve strategiche di farmaci e attrezzature in Francia, Polonia, Finlandia e Croazia. Sullo sfondo le minacce della Russia

La Commissione europea ha investito quasi 700 milioni di euro per creare riserve strategiche di farmaci e attrezzature per rispondere in maniera rapide alle minacce chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (Cbrn, nell'acronimo in inglese). Dopo la Finlandia, Bruxelles ha annunciato che anche Francia, Polonia e Croazia ospiteranno le scorte provieniente da RescEU, il meccanismo di protezione civile europeo.

"La guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina - spiega la Commissione europea - ha sottolineato la necessità di scorte strategiche di farmaci critici e di attrezzature di risposta Cbrn per proteggere i cittadini dell'Ue, in particolare in caso di attacchi o incidenti" di natura chimica, biologica, radiologica e nucleare. Le riserve includeranno antidoti, antibiotici, vaccini, sedativi e trattamenti profilattici, ma anche specifiche attrezzature di risposta, come i rilevatori di sostanze chimiche pericolose, forniture per la decontaminazione e dispositivi di protezione individuale (ad esempio, maschere antigas e tute di protezione).

"La costituzione delle quattro scorte rappresenta una cooperazione intersettoriale tra le autorità sanitarie e di protezione civile dell'Ue", spiega la Commissione. Una volta istituite le riserve strategiche, tutti gli Stati membri potranno richiedere la mobilitazione di farmaci e attrezzature  tramite il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze. In parallelo all'allargamento delle scorte, Bruxelles ha stanziato altri 636 milioni di euro per forniture di risposta agli agenti patogeni con potenziale pandemico, alle minacce Cbrn e alla resistenza antimicrobica.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'Europa fa incetta di scorte contro attacchi nucleari e biologici

Today è in caricamento