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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il debutto

Esordio Ue per il neoministro Pichetto Fratin. Ed è subito gaffe

Arriva alla prima riunione europea accompagnato dal suo predecessore Cingolani. Poi parla del “Consiglio d’Europa”, ma si riferisce al Consiglio europeo. E il Ttf diventa "Tte"

Non è cominciato nel migliore dei modi il debutto europeo del neoministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Arrivato a Lussemburgo per parlare con gli omologhi Ue della strategia comune per affrontare la crisi del caro bollette, Pichetto ha rilasciato una breve dichiarazione nella quale ha confuso il Consiglio europeo, l’organismo che riunisce i capi di Stato e di governo dell’Ue, con il “Consiglio d’Europa”, ovvero un’organizzazione a difesa della democrazia e dei diritti umani che però non ha nulla a che vedere con l’Unione europea. 

Il ministro è arrivato di prima mattina alla riunione Ue. Ad accompagnarlo (come testimoniato dalle foto della riunione) c’era anche Roberto Cingolani, fino a tre giorni fa ministro della Transizione ecologica e attuale consulente del neonato governo di Giorgia Meloni. Prima di raggiungere i suoi omologhi europei, Pichetto si è fermato a parlare con i giornalisti italiani ricordando che la riunione di oggi dei ministri Ue dell’Energia avviene “a seguito del Consiglio d’Europa, quindi dell’accordo dei primi ministri di qualche giorno or sono”, ha spiegato riferendosi alle conclusioni del Consiglio europeo che hanno aperto alla possibile introduzione di un tetto al prezzo del gas chiesto da mesi dall’Italia. Il neoministro ha anche auspicato il lancio di “un meccanismo tecnico di misura del sistema del gas per superare l’attuale sistema del Tte”. Anche in questo caso il riferimento di Pichetto è impreciso, dal momento che il valore attualmente preso come riferimento per formulare il prezzo del gas si chiama Ttf, non Tte, e si riferisce al Title transfer facility, ovvero l’indice del gas naturale stabilito alla Borsa di Amsterdam. 

Al netto delle gaffe, forse dovute all’emozione, la prima uscita europea del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica è stata accompagnata da un’altra notizia che potrebbe minare la sua reputazione in Europa. A quanto riportato nelle ultime ore dal giornale Il Domani, Pichetto nel dicembre del 2016 aveva partecipato all’inaugurazione a Torino del centro di rappresentanza dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk. La presenza all'evento del nuovo ministro, secondo quanto riportato, “è confermata sia da un’interrogazione parlamentare diretta al governo sia da alcune foto pubblicate su Facebook che lo ritraggono tra il pubblico presente nella sala della Fondazione Magellano di Torino dove si è svolta l’iniziativa”.

Stallo sul price cap, si va verso il disaccoppiamento dei prezzi dell'energia

Lasciandosi alle spalle la gaffe e lo scoop, il ministro ha esordito al Consiglio Ue ricordando l’importanza della transizione verso fonti energetiche rinnovabili. “L'Italia attribuisce alla ricerca nel settore dell'idrogeno un ruolo centrale nel proprio Pnrr. Data la sua importanza nel plasmare il futuro dei mercati dell'energia è necessario garantire gradualità e flessibilità nonché garantire condizioni di parità tra gli operatori”, ha dichiarato l’esponente del governo Meloni nel suo primo intervento di fronte agli omologhi europei. La riunione dei ventisette ministri è il primo banco di prova per l’accordo raggiunto la scorsa settimana a Bruxelles che prevede l’introduzione di nuovi meccanismi comuni per far fronte alla crisi energetica. A detta del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, “le decisioni sul price cap arriveranno entro due o tre settimane”.

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