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Mercoledì, 27 Marzo 2024
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Non solo Emilia-Romagna e Calabria. Ecco le regioni “calde” dove si vota in Europa nel 2020

Elezioni locali a fine gennaio anche per gli austriaci, mentre a febbraio toccherà ai tedeschi di Amburgo. Macron guarda con timore alle comunali di marzo. Fissata per inizio maggio la prima tornata elettorale post-Brexit in Regno Unito

Le elezioni regionali e locali che si terranno in Europa nei prossimi mesi diranno da che parte soffia il vento, quali scelte politiche vengono premiate dagli elettori e se ci saranno stati spostamenti d’opinione a meno di un anno dalla tornata elettorale europea. Aprono le danze alcune regioni di Italia a Austria, che andranno al voto a gennaio, per continuare con i tedeschi e i francesi, rispettivamente a febbraio e marzo. A chiudere il primo giro di test politici del 2020 sarà il futuro grande assente dai banchi del Parlamento europeo. Gli elettori del Regno Unito si preparano infatti ad andare al voto - per la prima volta dopo la Brexit, prevista per fine mese - a inizio maggio. 

Burgenland e Bassa Austria al voto

In Italia si vota il 26 gennaio per il rinnovo delle amministrazioni regionali di Emilia-Romagna e Calabria. Nello stesso giorno sono chiamati alle urne gli austriaci che risiedono in Burgenland e nella Bassa Austria. Dalle parti di Burgenland in passato si era vista una curiosa alleanza tra socialdemocratici ed estrema destra del Partito austriaco della libertà, terminata con lo scandalo Ibizagate, che ha fatto crollare anche il Governo di Vienna. Quello di fine gennaio rappresenta il primo test elettorale per il cancelliere Sebastian Kurz e per la nuova alleanza di Governo sostenuta da Popolari di centrodestra e Verdi di centrosinistra. Una coalizione inedita, di certo non abituata a stare assieme, che potrebbe subire su scala locale i contraccolpi di una strategia secondo alcuni “contraddittoria”, secondo altri “necessaria”.  

Il test in Germania

A fine febbraio ci sarà un test elettorale di rilievo in Germania. Si voterà nello stato di Amburgo, dove nel 2015 i socialdemocratici del Spd vinsero a mani basse: 45,6% contro il 15,9% dei cristiano-democratici (il partito di Angela Merkel). Gli ultimi sondaggi disponibili (condotti a metà dicembre) offrono un quadro assai diverso rispetto a cinque anni fa, con i socialdemocratici in sofferenza al 28% e i Verdi in forte ascesa al 26%. 

I timori di Macron

I francesi votano a marzo per il rinnovo delle amministrazioni comunali, comprese le città più importanti, da Parigi a Lione, da Marsiglia a Tolosa. Una verifica alla quale il presidente Emmanuel Macron dovrà farsi trovare preparato, per governare con serenità gli ultimi anni di un mandato finora difficile, segnato da scioperi e proteste di piazza

Elezioni storiche a Londra e provincia

Le elezioni in 118 comuni dell’Inghilterra del 7 maggio 2020 passeranno invece alla storia come la prima tornata elettorale dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea. Salvo colpi di scena, Londra dovrebbe formalmente abbandonare l’Ue il 31 gennaio, per poi avviare nuovi negoziati con Bruxelles per definire il futuro dei rapporti tra le due sponde del Canale della Manica. Sarà ancora presto per tracciare una linea sui risultati positivi o negativi del ritiro dall’Unione, ma sarà comunque un’occasione preziosa per tastare gli umori degli inglesi di provincia, ma anche degli abitanti delle grandi città. A partire da Londra, dove il sindaco Sadiq Khan del Partito laburista ha annunciato di voler correre per un secondo mandato.

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