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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Basta eccessi di velocità, l'Ue vuole l'auto che rallenta da sola. Entro il 2022

Il Parlamento si appresta a votare l'obbligatorietà dei sistemi di Intelligent Speed Assistance. Critica l'industria automobilistica

Gli eccessi di velocità sono responsabili di circa un terzo delle morti sulle strade europee, che ogni anno sono circa 25mila. Per provare a ridurre i numeri di quella che è una vera e propria strage che avviene nei vari Paesi membri il 21 febbraio gli eurodeputati voteranno sulla proposta che prevede l’obbligatorietà di installazione dei sistemi Isa (Intelligent Speed Assistance) a bordo di tutti i nuovi veicoli a partire dal 2022. Si tratta di una tecnologia di bordo capace di depotenziare automaticamente il motore per impedire l’infrazione del limite di velocità della strada percorsa. La misura rientra in un pacchetto di regole proposte dalla Commissione Ue per ridurre gli incidenti stradali.

500 morti a settimana

"500 persone muoiono ogni settimana sulle strade dell'Ue e l'eccesso di velocità è ancora il killer numero uno. È molto semplice: se vogliamo ridurre il numero di vittime della strada, dobbiamo ridurre gli eccessi di velocità in modo efficace”, e installare l'Isa su ogni nuovo veicolo “potrebbe impedire un quinto degli incidenti stradali”, ha affermato Graziella Jost, projects director dell'European Transport Safety Council (Etsc) organizzazione che riunisce diverse associazioni a livello europeo tra cui l’Automobile Club Italia.

La velocità prima causa di morte

Far rispettare i limiti di velocità rimane un’impresa difficile sia nei tratti urbani che in quelli extraurbani o su autostrada. Secondo i dati della Commissione europea, la velocità eccessiva sarebbe responsabile di circa un terzo delle morti in auto, ed un fattore aggravante nella maggior parte degli incidenti. Tra il 40 e il 50% degli automobilisti supera il limite di velocità e tra il 10 e il 20% viaggia a un andamento superiore di 10 Km/h rispetto al limite consentito.

L'esempio positivo della Francia

Un report dell'Etsc mostra come le riduzioni dei limiti di velocità abbiamo avuto un impatto positivo ad esempio in Francia dove sulle strade rurali senza barriere divisorie i limiti sono stati abbassati da 90 a 80 chilometri orari. Secondo un'analisi ci sarebbero stati 116 morti in meno quelle strade da quando è stata introdotta la nuova legge rispetto alla media del periodo 2013-2017. Anche la Spagna ha annunciato una riduzione da 100 a 90 km/h sulle stradale rurali mentre le Fiandre, regione settentrionale del Belgio, sono passate da 90 a 70 nel 2017.

L'Isa

Il sistema Isa, già montato di serie sulle nuove Ford Focus, utilizza una videocamera e i dati forniti dal Gps per informare il conducente sul limite di velocità. La tecnologia limita inoltre in maniera automatica la velocità del veicolo per rimanere entro tali limiti. I sistemi Isa non usano i freni, ma contengono la potenza del motore, impedendo al veicolo di accelerare oltre il limite consentito. 

Contraria l'industria

La principale lobby di Bruxelles delle auto ha già fatto sapere che non ci sta. L’organizzazione, che rappresenta Bmw, Renault, Volkswagen, Fca (ex Fiat), Toyota, Ford e tante altre, afferma che al momento l'Isa è ancora una tecnologia inaffidabile, incapace di capire il reale limite di velocità in caso di cartelli nascosti o limiti contrastanti tra loro. Le case automobilistiche preferirebbero il più mite sistema Sli (Speed limit information), capace di riconoscere il limite ed evidenziarlo con un simbolo sul quadro e altri segnali che richiamano l’attenzione del conducente. La commissione Mercato interno del Parlamento europeo voterà la proposta il prossimo 21 febbraio, stabilendo un primo orientamento parlamentare che poi dovrà passare al vaglio delle altre istituzioni Ue. 

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