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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Dopo il Papa, anche Bruxelles apre le porte a Erdogan: vertice a Varna il 26 marzo

Il presidente turco vedrà Juncker e Tusk."Sarà un'utile opportunità per guardare insieme agli argomenti di reciproco interesse e gli sviluppi recenti in Turchia, incluso lo stato di diritto e le libertà fondamentali". Mogherini: "Il dialogo continua"

Dopo le visite in Francia e Italia, con tanto di incontro con Papa Bergoglio, anche l'Ue apre le porte al presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il prossimo 26 marzo a Varna, in Bulgaria sulle coste del Mar Nero, si terrà un vertice Ue-Turchia con Erdogan e i tre presidenti dell'Unione, il capo della Commissione Jean-Claude Juncker, il presidente del Consiglio Donald Tusk e Boyko Borissov, premier bulgaro e presidente di turno dell'Ue. 

Lo ha annunciato un portavoce dell'esecutivo comunitario, che ha indicato che l'incontro "sarà un'utile opportunità per guardare insieme agli argomenti di reciproco interesse e gli sviluppi recenti in Turchia, incluso lo stato di diritto e le libertà fondamentali". La riunione, poi, ha sottolineato il portavoce Ue, "sarà una buona occasione per vedere insieme come far avanzare le relazioni tra l'Ue e la Turchia, basate sul rispetto reciproco e gli interessi che abbiamo in comune". Dai leader verranno quindi discusse anche "questioni di ordine regionale e internazionale". 

Mogherini: "Dialogo resta aperto"

Che Bruxelles e Ankara stiano cercando di riallacciare i rapporti, dopo le tensioni degli ultimi tempi, lo si capisce anche dalla parole dell'Alta rappresentante per la politica estera dell'Ue Federica Mogherini: “L'Unione europea continua il dialogo con la Turchia, continua a mantenerlo aperto ogni settimana e ogni giorno, tutti i canali di comunicazione con Ankara restano aperti – ha detto - Lo facciamo per noi e per i turchi, per la pace e la sicurezza dei paesi della regione, a cominciare dalla Siria" 

 "Abbiamo un dialogo franco con la Turchia e questo dialogo è oggi più che mai importante - ha continuato Mogherini, ribadendo che in materia di diritti dell'uomo sono stati fatti "solo piccoli passi, sono state colpite figure eminenti della società civile, del mondo medico e questo si aggiunge alle violazioni che abbiamo visto negli ultimi anni. La settimana scorsa la Ue ha espresso la sua condanna nei confronti delle autorità turche di non rispettare la sentenza della Corte costituzionale - ha ricordato - Lo stato di emergenza continua di essere una delle fonti principali di preoccupazione di Ankara, ma un anno e mezzo dopo, lo stato di emergenza ha previsto l'adozione di misure che vanno ben al di là di quelle che erano inizialmente previsti. Parallelamente - ha concluso - si sta lavorando per normalizzare i rapporti tra la Turchia e gli Stati membri dell'Unione. Mogherini infine ha ricordato che ieri il presidente turco Erdogan, durante la sua visita a Roma ha incontrato il Papa che ha "sottolineato la necessità di promuovere la riconciliazione e la pace attraverso un dialogo con il rispetto dei diritti umani. Credo che tutti noi possiamo condividere le sue parole e farle nostre", ha concluso. 

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