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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Dopo la Brexit, bollette più alte per colpa dell’Ue: l’accusa di Londra a Bruxelles

Il governo britannico aspetta da anni un’intesa per regolare lo scambio di elettricità attraverso la Manica e punta il dito contro l’Europa per lo stallo nelle trattative

Il governo di Londra è convinto che l’Unione europea sia parzialmente responsabile degli aumenti del costo dell’elettricità nel Regno Unito. L’accusa riguarda lo stallo nei negoziati per un accordo post-Brexit sul passaggio dell’energia prodotta nel continente verso la Gran Bretagna. L’Ue, a detta di Londra, starebbe tirando per le lunghe le trattative per ottenere concessioni dai britannici sugli altri capitoli del complicato rapporto tra Bruxelles e il Regno Unito, a partire dalle relazioni con l’Irlanda del Nord.

In base al patto commerciale e di cooperazione raggiunto a fine dicembre 2020 tra Bruxelles e Londra, la Commissione europea e il Regno Unito avrebbero dovuto concordare un’intesa sul commercio di energia per farla entrare in vigore entro la fine del 2022. Ma i negoziati ancora in alto mare fanno temere per l’approvvigionamento dell’ex Paese Ue, alle prese con una crisi energetica ancora più grave di quella che sta colpendo il resto del continente.

L’attuale mancanza di un accordo di scambio di elettricità porta infatti a una situazione ben più complessa rispetto a prima della Brexit. Dopo l'uscita della Gran Bretagna dal mercato Ue dell’energia, avvenuta il primo gennaio 2021, Londra è passata a un sistema più inefficiente per l'acquisto e la vendita di elettricità che oggi - riporta Politico - avviene attraverso interconnettori sottomarini che collegano Il Regno Unito con la Francia, i Paesi Bassi e il Belgio. Un procedimento che, secondo l'industria energetica del Regno Unito, sta incrementando di centinaia di milioni di sterline all'anno le bollette energetiche delle famiglie britanniche.

In Spagna solo chi può spendere 100 euro al giorno, la regola post-Brexit fa infuriare britannici

A inizio settembre il presidente francese Emmanuel Macron, riferendosi alla crisi energetica, aveva avvertito che “il Regno Unito non fa più parte dell'Unione europea, quindi il livello di legami e solidarietà saranno differenti” rispetto a prima della Brexit. Un messaggio chiaro all’unico Paese che ha scelto di lasciare l’Unione europea.

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