“Le donne non fanno più figli perché bevono troppo”: bufera sull'ex premier
In Polonia, il leader del partito conservatore alleato Ue di Fratelli d’Italia sostiene che “l’alcolismo” sia alla radice del crollo di natalità
L’abuso di alcol come responsabile della bassa natalità. Il ‘padre’ della teoria sulla causa della crisi delle nascite in Polonia e nell’Ue è l’ex premier Jaroslaw Kaczynski, attuale leader del partito nazionalista conservatore al governo del Paese dell’Est Europa. A suo dire, l’indice polacco di natalità sta soffrendo di "un certo atteggiamento delle persone, soprattutto delle donne".
Kaczynski ha quindi lamentato "non ci saranno figli finché durerà la situazione in cui, fino all'età di 25 anni, le giovani donne bevono tanto quanto gli uomini della stessa età". "Bisogna ricordare che un uomo per diventare alcolizzato deve superare la misura in media per vent'anni mentre una donna per soli due anni", ha aggiunto l’ex premier scatenando una bufera di reazioni dall’opposizione e dai giornali indipendenti del Paese.
Il giorno dopo le prime dichiarazioni, pronunciate sabato da Kaczynski durante un evento elettorale, l’ex premier è tornato sul tema. "Ieri ho detto che le giovani donne competono con gli uomini quando si tratta di consumo di alcol. È oggettivamente dannoso. E un politico onesto, se lo sa, deve parlarne", ha spiegato senza concedere nulla alle critiche.
Il modello polacco: con il divieto dell’aborto cresce la mortalità infantile
Secondo l'Ufficio centrale di statistica, in Polonia il tasso di natalità è in calo da alcuni anni e nel 2020 è sceso a 1,3 a fronte del livello di 2,1 necessario per evitare un calo della popolazione. Il PiS, Diritto e Giustizia, il partito conservatore al potere dal 2015 e alleato Ue di Fratelli d'Italia, ha cercato di rimediare a questo trend negativo creando in particolare un assegno di oltre cento euro a partire dal secondo figlio a carico, ma anche limitando sensibilmente il diritto all’aborto. Ma secondo i movimenti femministi e i partiti di opposizione, l'inasprimento della legge che limita rigorosamente l'aborto, anche in caso di malformazione del feto, potrebbe aver incoraggiato alcune donne a evitare una gravidanza.