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Sabato, 20 Aprile 2024
Il caso / Spagna

Le Baleari vogliono vietare agli stranieri di comprare casa

Il piano delle autorità delle isole Maiorca, Minorca e Ibiza per combattere i prezzi immobiliari alle stelle e lo spopolamento delle città. Ma serve l'ok di Bruxelles

Gli stranieri in cerca di case per le vacanze stanno facendo schizzare alle stelle i prezzi immobiliari nelle isole Baleari, in Spagna. Con il risultato che città e villaggi si spopolano di residenti, i quali non riescono a sostenere i costi d'acquisto o di affitto. La soluzione? Per il governo locale di centrosinistra la strada è vietare l'acquisto di abitazioni da parte di cittadini, stranieri e non, che non hanno vissuto nella regione per almeno cinque anni.

Come riporta El Pais, quasi 60mila stranieri hanno acquistato proprietà sulle isole di Maiorca, Minorca e Ibiza negli ultimi dieci anni. Nel 2021, il volume degli acquisti di immobili da parte di stranieri ha rappresentato quasi il 40% delle transazioni nella comunità. Solo le Isole Canarie si avvicinano a questa cifra, con il 25,87%. La domanda di alloggi è straordinariamente forte, sia tra gli stranieri (soprattutto tedeschi, britannici e francesi) che tra gli spagnoli di altre parti del Paese, ed è uno degli elementi che spiega perché il prezzo medio al metro quadro è di 3.082 euro, il secondo più caro dopo quello della Comunità di Madrid (3.229 euro).

Il villaggio di Deià, nella parte occidentale di Maiorca, è da sempre uno dei preferiti dagli inglesi e fa parte della catena montuosa Serra de Tramuntana, patrimonio mondiale dell'Unesco: è così popolare che ora gli appartamenti per turisti sono il doppio di quelli in affitto stabilmente a locali. Con un prezzo di 6.091 euro al metro quadro, gli immobili di Deià sono i secondi più costosi della Spagna: una casa con due camere da letto può arrivare a costare 1,6 milioni di euro. Prezzi impossibili per i cittadini del posto, che sono così spinti a lasciare la città, con il risultato che molte delle case restano vuote per gran parte dell'anno. Lo spopolamento ha un impatto anche sull'economia locale durante la bassa stagione, perché porta meno clientela a bar, ristoranti e negozi. Gli albergatori e i ristoratori lamentano anche la difficoltà di attrarre personale dalla terraferma perché gli affitti sono troppo alti.

Un provvedimento per vietare gli acquisti ai non residenti è stato recentemente adottato dal Canada, che ha stabilito un bando di due anni per gli acquisti per gli stranieri e i non residenti, ma dal punto di vista legale in Spagna risulta problematico, perché andrebbe contro il principio della libertà di movimento sancito dall'appartenenza all'Unione europea. In realtà in diverse parti del continente esistono già delle eccezioni a questa regola come a esempio in Danimarca e a Malta, dove è richiesto un numero minimo di anni di residenza per poter acquistare una casa. Le restrizioni sono più severe nell'arcipelago finlandese delle isole Aland: gli europei che vogliono acquistare un terreno in questa località nordica devono ottenere un'autorizzazione preventiva dalle autorità.

Ma per mettere in pratica un provvedimento del genere bisogna prima ottenere il via libera di Bruxelles. La strada da percorrere per il governo delle Baleari potrebbe essere quella della Alpi austriache, a cui l'Ue ha riconosciuto un'esenzione in quanto riconosciute come aree di importanza culturale o di bellezza naturale che dovrebbero essere protette da "eccessive pressioni esterne".

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