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Venerdì, 19 Aprile 2024
Un mondo in sovrappeso

Nel 2035 più della metà della popolazione mondiale sarà obesa

Uno studio avverte che oltre quattro miliardi persone, soprattutto in Asia e Africa e con maggiore incidenza tra bambini e adolescenti, saranno sovrappeso

Oltre metà della popolazione mondiale, con percentuali maggiori nelle fasce più giovani, nel 2035 sarà obesa. A rivelarlo è un report della World Obesity Federation che ha così cercato di spingere i governi a fare qualcosa prima che sia troppo tardi. Quello di una società in sovrappeso è infatti un problema non solo sotto l’aspetto della salute degli individui, ma anche per l’impatto che questo ha sull’economia dei Paesi. Deve essere motivo di una preoccupazione ancora più forte se si tiene conto che la tendenza all’obesità riguarderà quelle zone dell’Africa e dell’Asia che registrano livelli di reddito già bassi e che potranno quindi non essere in grado di rispondere alle esigenze causate dal problema.

Secondo lo studio, che ha usato come parametro per le sue valutazioni l'indice di massa corporea (peso diviso altezza al quadrato del soggetto), fra 12 anni più di quattro miliardi di persone saranno in sovrappeso. Per quanto riguarda la localizzazione di questa crescita, da un lato lo studio ha rivelato che tutti e 10 i Paesi che risultano più preparati agli effetti del fenomeno si trovano in Europa. Dall'altro, ha invece sottolineato che nove dei 10 con il maggiore aumento previsto sono Stati a basso o medio reddito in Africa e in Asia. Questi ultimi sono governi "spesso meno capaci di rispondere all'obesità e alle sue conseguenze", ha avvertito il rapporto, come riporta la Bbc. Per questo motivo è particolarmente importante valutare le conseguenze di un tale incremento in termini di spese: la ricerca prevede che il costo dell’obesità ammonterà a più di quattro miliardi di dollari entro il 2035 con un impatto sull’economia globale pari al 3% del prodotto interno lordo mondiale.

La professoressa Louise Baur, presidente della federazione, ha affermato che la tendenza è "particolarmente preoccupante", aggiungendo che "i governi e i responsabili politici di tutto il mondo devono fare tutto il possibile per evitare di scaricare i costi sanitari, sociali ed economici sulle giovani generazioni". Per fare ciò, Baur ha poi sostenuto la necessità di lavorare sui "sistemi e i fattori alla radice" che contribuiscono allo sviluppo del sovrappeso. L’indagine vuole essere un avvertimento ai Paesi perché si diano da fare nell’immediato, considerando anche il fatto che, stando ai dati, l’aumento dei tassi di obesità si registrerà soprattutto tra bambini e adolescenti, con previsioni oltre il doppio dei livelli del 2020, tanto fra i ragazzi quanto fra le ragazze.

Ma quali sono questi fattori alla radice sui quali agire di cui parla Baur? Tra le varie cause c’è una tendenza delle preferenze alimentari (specialmente tra i più piccoli) verso cibi più elaborati e quindi più calorici, ma al tempo stesso non vanno sottovalutati i maggiori livelli di sedentarietà associati alle generazioni di oggi. Si può aggiungere anche l’inefficacia delle politiche volte a controllare l’offerta e il modo di fare marketing, così come le scarse risorse di cui godono i servizi sanitari per l’educazione alimentare e la gestione del peso.

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