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Sabato, 20 Aprile 2024
Strasburgo

"Un italiano vale 15 tedeschi per l'Ue, ci scroccano il Natale": l'attacco dell'eurodeputato alleato della Lega

Gunnar Beck, esponente dell'Afd, contesta i fondi versati al nostro Paese con Pnrr e Sure: "L'11% dei disoccupati italiani non cerca lavoro, ridicolo"

Con il Next Generation Eu, all'Italia sono andati "420 euro pro capite, molto più dei tedeschi". In sostanza, per l'Ue, "un italiano vale 15,5 tedeschi". Nonostante la Germania sia il Paese che versa di più al bilancio Ue, "noi riceviamo di meno". Purtroppo, "il governo tedesco ha dato il proprio assenso a questo sfruttamento" e per questo "auguro Buon Natale a tutti i miei concittadini che sono stati scroccati" a causa del piano di ripresa lanciato da Bruxelles. È quanto ha dichiarato l'eurodeputato del partito tedesco di destra Afd, Gunnar Beck, durante un dibattito al Parlamento europeo a Strasburgo sullo stato d'attuazione del Recovery and resilience facility, ossia l'insieme delle misure messe a punto dall'Ue per rispondere alla crisi Covid-19.

Come è noto, l'Italia è il Paese Ue maggiormente beneficario sia del Next Generation Eu, da noi più noto come Pnrr, sia di Sure, il meno noto programma europeo che ha di fatto aiutato gli Stati membri a pagare la cassa integrazione e i ristori per i lavoratori più colpiti. Gunnar, che fa parte di Identità e democrazia, il gruppo parlamentare europeo guidato dalla Lega di Matteo Salvini, e che di recente si è fatto notare per le suo posizioni no-vax e anti green pass, non è nuovo ad attacchi sul modo in cui Bruxelles finanzia l'Italia.

In una recente interrogazione alla Commissione Ue, l'eurodeputato dell'Afd lamenta che "la percentuale di lavoratori disponibili che attualmente non cercano lavoro in Italia è dell'11,5%", un dato che sarebbe "il triplo della media Ue". E questo, secondo Gunnar, sarebbe dovuto al programma Sure, che ha garantito all'Italia 27,4 miliardi, "circa il 40% della dotazione totale di Sure", consentendo al nostro Paese "di risparmiare 2,835 miliardi di euro in pagamenti in interessi". Per l'alleato della Lega in Europa, l'Italia è la dimostrazione che "Sure ha creato incentivi per gli Stati membri a non 'attivare' la loro forza lavoro disoccupata". Ecco perché Gunnar chiede alla Commissione "in che modo intende ridurre l'elevata disoccupazione italiana, compreso il numero ridicolmente elevato di persone che non cercano lavoro". L'eurodeputato domanda a Bruxelles anche perché "l'Ue ha bisogno di più migranti extracomunitari quando la disoccupazione rimane estremamente elevata in alcuni Stati membri dell'Europa meridionale". Una domanda che non siamo sicuri piacerà ai leghisti, in particolare al Sud. 

    

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