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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Aiuti ai depressi post-Covid, ma il piano di Macron fa infuriare gli psicologi

Il numero di persone con problemi mentali è più che raddoppiato, Parigi interviene ma per i professionisti servono più risorse

La pandemia ci coronavirus e le restrizioni che ha comportanto ha avuto un impatto molto pesante sulla salute mentale. Secondo uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità i lunghi e ripetuti lockdown hanno portato sempre più persone a soffrire di ansia, depressione, insonnia e a sviluppare, in certi casi, dei disturbi post-traumatici. Per far fronte a questo problema in Francia Emmanuel Macron, ha annunciato un piano per contrastare questo problema che però ha fatto andare su tutte le furie gli psicologi del Paese, che hanno accusato il presidente di non aver stanziato risore sufficienti.

La crisi in Francia

Come riporta Le Monde secondo i risultati di una recente indagine il 15 per cento dei francesi mostra segni di stato depressivo (+ 5 punti rispetto alla situazione fuori dall'epidemia), il 23per cento i segni di uno stato ansioso (+ 10 punti) e il 10 per cento ha avuto pensieri suicidi durante l'anno (+ 5 punti). Isolamento, ansie, violenze domestiche dei confinamenti sono stati i detonatori di nuove sofferenze.

Il piano del governo

Il governo si è impegnato nella creazione di 800 posti di lavoro nel settore della psicologia medica da qua a un anno, a investire 80 milioni di euro nella ricerca per l'innovazione del settore e a creare percorsi specifici per donne che soffrono di depressione post parto. Inoltre l'esecutivo ha annunciato l’apertura di una nuova linea telefonica per la prevenzione dei suicidi, un servizio molto importante poiché come ha spiegato il ministro della Salute, Olivier Véran, “il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani dopo gli incidenti stradali”.

Ma la misura più importante, e che ha suscitato le proteste da parte dei professionisti della salute mentale, riguarda il rimborso, a partire dal 2022, delle sedute dallo psicologo. Il rimborso sarà di 40 euro per la prima sessione e 30 per le seguenti, ma per aver diritto a questi soldi sarà necessario avere una prescrizione medica.

Le proteste degli psicologi

Sia la quantità di denaro rimborsato che necessità di ottenere prima la richiesta del medico di base sono oggetto di critica da parte della categoria. Il segretario generale dell'Unione nazionale degli psicologi, Patrick Ange Raoult, ha definito queto rimborso “indecente”. In media una seduta da un'ora costa tra i 50 e i 60 euro, e per questo rimborsarne solo 30 potrebbe costringere i pazienti che non possono permettersi di pagare la differenza a richiedere consultazioni di mezz'ora, un tempo ritenuto non sufficiente. Inoltre, secondo Raoult l’obbligo di prescrizione per le sedute è “catastrofico per la professione” in quanto sarebbe un inutile peso burocratico e un insulto agli psicologi che vengono trattati come incapaci di definire ciò che è necessario per il paziente.

L’Italia

Per quanto riguarda l'impatto della pandemia sulla psiche dei cittadini i dati del nostro Paese sono allarmanti quanto quelli della Francia. Secondo uno studio condotto dall’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con le Università di Genova e di Pavia, e l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, a causa del lockdown il numero di persone con sintomi ansiosi o depressivi è più che raddoppiato. Le persone con disturbi d’ansia sono passate dal 18,1 per cento al 41,5 per cento mentre quelle con depressione dal 14,3 per cento al 33,2 per cento. In aumento anche i comportamenti pericolosi e autodistruttivi come l’abuso di alcool e l’utilizzo di psicofarmaci (utilizzati come automedicazione e senza un precedente consulto medico). Nonostante questo, il governo italiano non ha preso ancora nessuna misura per contrastare questo problema. In Italia, la psicoterapia è praticamente monopolio privato. A questo proposito David Lazzari, presidente dell’Ordine degli psicologi dell’Umbria e membro del direttivo del Consiglio nazionale dell’ordine, stima che l’80 percento dei trattamenti psicologici in Italia siano pagati dal cittadino di tasca propria.

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