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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Alle vittime di stupro permettere la denuncia online", la proposta per aiutare le donne che hanno paura

A poche settimane dal suicidio di una 14enne stuprata da cinque giovani, che poi hanno condiviso su Telegram le immagini dell’accaduto, il Belgio si interroga su come rendere più semplice per le ragazze accusare i propri aggressori

La denuncia per stupro dovrebbe poter essere fatta anche online. La proposta arriva da Annelies Verlinden, ministra della Giustizia del Belgio, che vorrebbe permettere alle minori e alle donne di riportare nella maniera più facile possibile la violenza subita per evitare che la paura di rivolgersi alle autorità possa consentire agli stupratori di farla franca. 

Il suicidio di una ragazza

L'idea della Guardasigilli belga è arrivata a poche settimane dal suicidio di una ragazza di 14 anni, che si è tolta la vita dopo aver subito uno stupro di gruppo a Gand, città fiamminga a metà strada tra Bruxelles e Bruges. La violenza e la mancata capacita di reagire della giovane donna hanno sconvolto il Paese, nel quale si è aperto un dibattito sul tema della tutela delle vittime. La ragazza, stando alle cronache, aveva accettato di incontrare un adolescente nel cimitero della città. Un luogo d’incontro meno insolito di quanto possa sembrare, dal momento che il cimitero storico della città fiamminga è una meta famosa a escursionisti e ciclisti che spesso visitano i sentieri del camposanto. In circostanze ancora poco chiare, la giovane è stata stuprata da cinque persone: oltre al minore con il quale aveva un appuntamento, da altri due minorenni e da due giovani di rispettivamente 18 e 19 anni. Gli accusati hanno filmato la violenza con uno smartphone e hanno poi diffuso le immagini su Internet. Pochi giorni dopo, la ragazza si tolta la vita e solo allora i genitori hanno scoperto cosa era successo: l'adolescente non aveva raccontato dell’aggressione neanche alla sua famiglia. 

La proposta

“Dobbiamo abbassare il più possibile la soglia in modo che le vittime si convincano a fare il passo di presentare una denuncia”, ha detto la ministra Verlinden durante un’intervista radiofonica. “Dobbiamo permettere alle vittime - ha aggiunto - di contattare più facilmente la polizia, ad esempio con una denuncia online, in modo che non debbano presentarsi di persona. Personalmente sono favorevole a un sistema del genere”, ha concluso la rappresentante del Governo federale.

Gli arresti

Un’inchiesta della rete televisiva Vrt ha rivelato che i video dello stupro in cimitero sono stati condivisi su Telegram. Tra i messaggi al vaglio degli inquirenti, ci sono anche diverse richieste da parte di uomini che avrebbero chiesto di ricevere il video tramite la app di messaggistica. Tutti e cinque gli accusati sono ora agli arresti, inclusi i tre under 18 che si trovano in un centro di detenzione minorile.

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