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Sabato, 20 Aprile 2024
Violazioni della privacy / Ungheria

I dati riservati del Covid utilizzati per vincere le elezioni: nuova accusa contro Orban

La denuncia arriva dall'Ong Human Rights Watch che ha definito la vicenda "un tradimento della fiducia e un abuso di potere"

Il primo ministro ungherese Viktor Orban e il suo governo avrebbero usato illegalmente i dati personali dei cittadini per vincere le elezioni. L'Ong Human Rights Watch (Hrw) ha rivelato che mail, numeri di telefono e indirizzi utilizzati dalle persone per prenotare il vaccino contro il Covid-19, per richiedere agevolazioni fiscali o per registrarsi a un'associazione professionale, sarebbero stati utilizzati impropriamente per diffondere i messaggi della campagna elettorale di Fidesz.

"Usare i dati personali delle persone raccolti per consentire loro di accedere ai servizi pubblici per bombardarle con messaggi di campagna politica è un tradimento della fiducia e un abuso di potere", ha dichiarato Deborah Brown, ricercatrice senior di Hrw.

Nel suo rapporto, Trapped in a Web: The Exploitation of Personal Data in Hungary's 2022 Elections, Hrw racconta che il governo avrebbe creato un sito web per consentire ai cittadini di prenotare il vaccino, includendo al momento della registrazione una casella di spunta per coloro che volevano ricevere ulteriori informazioni. Convinti del fatto che le "ulteriori informazioni" fossero legate alla vaccinazione migliaia di persone inconsapevoli hanno dato il "consenso" a ricevere mail, che però in realtà erano comunicazioni a sostegno di Fidesz. "Il governo ungherese dovrebbe smettere di sfruttare i dati personali per le campagne politiche e garantire condizioni di parità per le elezioni", ha affermato Brown.

Le elezioni del 2022 si sono svolte dopo 12 anni consecutivi di governi Orbán che, secondo i suoi oppositori, hanno minato l'indipendenza della magistratura, dominato le istituzioni pubbliche, messo sotto controllo il panorama mediatico, criminalizzato le attività delle organizzazioni della società civile e demonizzato i gruppi vulnerabili e le minoranze.

Il report esce in concomitanza con la decisione della Commissione europea, che, sotto la pressione del Parlamento, ha proposto agli Stati membri, che hanno tempo fino al 19 dicembre per decidere, di sospendere 7,5 miliardi di fondi di coesione che dovevano essere versati all'Ungheria nell'ambito del bilancio Ue 2021-2027 a causa delle violazioni dello Stato di diritto da parte del governo Orban. Ha inoltre deciso di convalidare il piano di risanamento post-Covid (5,8 miliardi di euro) dell'Ungheria, ma con 27 condizioni. Nel frattempo, non verranno erogati fondi.

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